di Antonio Baldari
BOVALINO -“Il sequestro-lampo, sfregio postumo al boss dei boss ‘Ntoni Macrì, che inaugurò a metà Anni ’70 la stagione più drammatica nella Locride e in Calabria. Un’intervista a tu per tu con Tobia Matarazzi”.
Campeggia questa sintetica introduzione nella locandina di presentazione del libro “Il sequestro Matarazzi – nell’inferno dell’Anonima SpA” di Pietro Melia, che sarà ufficializzato “urbi et orbi” domani pomeriggio, sabato 21 gennaio, a partire dalle ore 18, al Caffè letterario “Mario La Cava” di Bovalino.
E, oseremmo dire, in tempi che ben si attagliano ai boss ed ai capi di alto rango delle associazioni mafiose su scala regionale, interregionale, nazionale ed internazionale – quali sono per l’appunto quelli di ‘ndrangheta e Cosa Nostra – la sopracitata fatica libraria di Melia cade a fagiuolo, come si è adusi dire in queste circostanze, al punto che, con ogni probabilità, neanche lo stesso autore aveva previsto la “prima” de “Il sequestro Matarazzi” giustappunto in questo periodo di grande fervore mediatico relativamente alla Criminalità Organizzata di un certo profilo e spessore. Ma tant’è!
A lustrarsi gli occhi e le orecchie, oltre al già citato Pietro Melia, ci saranno coloro che intenderanno a ragion veduta partecipare all’evento, che gode del patrocinio del Caffè letterario “Mario La Cava” e “Città del Sole edizioni, dialogando con l’autore Ezio Arcadi, sostituto procuratore della Repubblica di Locri; Franco Arcidiaco, editore – Città del Sole; Domenico Calabria, presidente del Caffè letterario “La Cava” e con la partecipazione di Tobia Matarazzi, vittima del sequestro.
Un appuntamento da non perdere in questo scorcio invernale locrideo piuttosto fresco, tra boss, capimafia, interessi economici, il prezioso repertorio giornalistico di Pietro Melia e Locride 2025 Tutta un’Altra Storia, auspicandola in ogni senso.