RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Ancora una volta associazioni, comitati e cittadini della città di Siderno devono prendere atto dei mancati interventi sull’impianto di selezione e trattamento dei rifiuti sito in contrada San Leo. Il consigliere regionale Giuseppe Giordano, nel partecipare e nell’aderire al nuovo sit- in di protesta, sottolinea come gli impegni presi nel mese di agosto dagli organismi interessati al fine di risolvere le criticità denunciate non hanno avuto alcun riscontro concreto. “La situazione-denuncia Giordano-si è addirittura aggravata con miasmi insopportabili che coinvolgono un ampio territorio, con i mancati controlli dell’aria da parte dell’Arpacal , così come era stato garantito, con la completa assenza dell’ente Regione in ordine alla funzionalità dell’impianto”.
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“E’ indubbio che il sopralluogo da me effettuato nella giornata odierna- rileva il consigliere regionale- fa intravedere l’inerzia dei soggetti che avrebbero dovuto effettuare gli interventi urgenti per risolvere le problematiche segnalate, in particolare quelle riguardanti il sistema di filtraggio dell’aria e lo smaltimento in tempi brevi della parte umida dei rifiuti, stante l’impossibilità di un trattamento in loco”.
“In questo contesto- si domanda Giordano- quali sono stati ad oggi i controlli degli organi preposti nei confronti di Ecologia Oggi Spa, ente gestore dell’impianto, quali azioni concrete siano state poste in essere rispetto agli impegni presi qualche mese fa tra una delegazione dei cittadini sidernesi e i responsabili dell’impianto di trattamento”?.
“Gli odori nauseabondi- continua Giordano – quotidianamente raggiungono picchi notevoli e tale situazione, oltre a minare il diritto alla salute dei cittadini, che lamentano tale condizione invivibilità da molti anni, grava sulla già fragile economia del territorio, in particolare quella vocata al turismo”.
“Non mi meraviglierei- conclude il consigliere regionale- se di fronte a tale immobilismo, possa fra non molto crearsi un problema di ordine pubblico con i cittadini ormai esasperati di fronte ad un muro di gomma delle istituzioni interessate”.