di Mimmo Catanzariti
PLATI’ – “Tìpote àthropo, tìpote lòghia”, niente uomini niente parole. Credo che nessuna frase rispecchi pienamente il senso e la finalità di questa nuova pubblicazione editoriale di Luigi Mittiga, Platiese di nascita, così come scritto in quarta di copertina, ma residente in Sicilia da diversi anni ormai. Voci da Platì è il secondo libro, edito da Leonida Edizioni, con cui il nostro continua in una operazione di riscoperta, quasi come si fa negli scavi archeologici, di un mondo che riprende vita grazie ad una serie di ventitré racconti ad opera di nove narratori originari di questo paesino dell’entroterra Jonico della Calabria meridionale. Racconti che fanno emergere un sostrato in cui si intravede una socialità ricca di tradizioni, usi e costumi avulsi dalla narrazione che si è avuta su Platì negli ultimi decenni della sua storia.
Nove narratori con a capo Corrado Alvaro, unico del gruppo che non è nato nel piccolo borgo ai piedi dell’Aspromonte, montagna che ricorre spesso nelle righe di molti degli autori inseriti nella pubblicazione, tutti vissuti a cavallo degli ultimi 150 anni, all’ombra di questo massiccio montuoso Calabrese. C’è Saverio Mittiga, sacerdote e docente nella facoltà di Teologia di Napoli, zio di Giuseppino, medico e fotografo. Il compianto Antonio Delfino, giornalista e scrittore coevo di Giovanni Virgara docente a Palermo, autore di poesie e di una raccolta di novelle. L’avvocato Michele Fera, già corrispondente negli anni ’50 del secolo scorso della Gazzetta del Sud e l’altro avvocato presente tra gli autori di questo libro, così come Rosario Zappia anche lui esercitante la professione forense in Veneto, dove è stato uno stimato professionista. Unici narratori contemporanei, l’avvocato Michele Papalia, già autore di due pubblicazioni, “ Caci il brigante “ per Leonida Edizioni e “ Sull’onore nostro “ pubblicato da Città del Sole Edizioni e Mimmo Catanzariti, promotore culturale e Presidente di un paio di Associazioni culturali che operano sul territorio della Locride e dell’Area Grecanica della provincia Reggina.
Di Corrado Alvaro se ne potrebbe scrivere sine fine, oltre che forse l’unico scrittore Calabrese ad essere annoverato tra i grandi autori classici Italiani, fu corrispondente dei maggiori quotidiani italiani (Il Mondo; Corriere della Sera; Il Messaggero; il «Popolo di Roma; La Stampa). Lavorò anche per il cinema, come sceneggiatore e soggettista, tenendo una rubrica cinematografica sulla Nuova Antologia, una pubblicazione che si occupava di “lettere, scienze ed arti” fondata a Firenze nel 1866. Passione comune di Luigi, “Gino” Mittiga, che nel precedente lavoro “I love Platì. Cento piccoli film intorno un paese dell’Aspromonte“, utilizza i titoli di cento film, per narrare attraverso un archivio documentale raccolto negli anni e in parte ereditato dalla famiglia, quel mondo ricco di situazioni e di personaggi che hanno costellato e accompagnato gli ultimi centocinquant’anni della vita di Platì. Nella prefazione uno splendido teaser di Ida Fazio professoressa ordinaria di Storia moderna all’Università di Palermo, dove insegna Storia delle relazioni di genere e socia fondatrice della Società italiana delle Storiche.