RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA DAL RESPONSABILE AMBIENTE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI SEGRETERIA SEL CALABRIA, ANTONIO GUERRIERI
Qual è il significato dell’eloquente silenzio dell’Assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele di fronte all’allarme rilanciato a gran voce dal Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali CIUFER e dai movimenti, sindaci, partiti ed associazioni aderenti all’ennesima e partecipatissima manifestazione di lunedì scorso alla stazione di Gioiosa Jonica contro gli scellerati lavori di smantellamento già in corso d’opera lungo l’intera linea ferroviaria?
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E’ chiaramente la cartina tornasole dell’atteggiamento indifferente e di manifesta incapacità che già in questi anni aveva avuto modo di palesarsi e di essere denunciato puntualmente da SEL.
E’ stato gioco facile, purtroppo, accostare più volte la sua professione di dermatologo alla condizione di grave disagio e di perenne precarietà dei pendolari e dei viaggiatori calabresi: “la smetta di giocare con la pelle dei calabresi, lui che sulla pelle umana è abituato a lavorarci!”
Non solo chi ha vissuto questi anni di mala gestione del trio Scopelliti – Orsomarso – Fedele, ma anche gli osservatori meno attenti, hanno potuto rendersi conto della surreale situazione del trasporto pubblico in terra di Calabria, terra dove invece è fondamentale potenziarlo.
Già da subito, appena insediata la nuova amministrazione regionale di centrodestra, la prima doccia fredda con la mancata nomina di un assessore regionale al ramo, in una regione così vasta da dover teoricamente mettere al primo posto la mobilità pubblica, e con una semplice delega al consigliere Orsomarso bocciato senza appello dai fatti e dalla successiva nomina del dott. Fedele ad assessore.
Prima di elencare, in conclusione, i disastri in materia di trasporto pubblico dell’amministrazione regionale uscente, vogliamo ancora una volta far notare che neanche l’aver avuto un ministro dei trasporti (Lupi), un presidente regionale (Scopelliti) e un assessore regionale ai trasporti (Fedele) dello stesso partito (il Nuovo Centro Destra) è stato d’aiuto per intervenire, in maniera ottimale, in questo settore a favore dei cittadini calabresi: un chiaro sintomo dell’incapacità, nella migliore delle ipotesi, politico-amministrativa della giunta Scopelliti.
Elenco principali disservizi in materia di trasporto pubblico in Calabria dal 2010 ad oggi
– Soppressione servizio BinBus (tariffa integrata) area urbana Cosenza 2012
– Soppressione servizio TreBus (tariffa integrata) area metropolitana Reggio Calabria 2014
– Caos servizio Metromare – Aliscafi Veloci Area dello Stretto 2013 e 2014
– Soppressione improvvisa dei treni lungo la linea jonica da e verso Roma Milano Torino 2010
– Treni fantasma (soppressi, ripristinati in extremis e non segnalati) lungo la linea jonica 2013/2014
– Sospensione linee taurensi Ferrovie della Calabria 2010
– Mancata vigilanza su regolare effettuazione treno Intercity Reggio Calabria – Taranto 2013/2014
– Due deragliamenti ferroviari nel giro di un mese 2014
– Acquisizione incauta del capitale societario delle Ferrovie della Calabria dopo ventennale gestione commissariale da parte dello Stato che ha solo artatamente salvaguardato posti di lavoro 2013
– Uscita della Calabria dai Corridoi di Mobilità Europeei con colpevole assenza della Regione ai decisivi tavoli istituzionali – 2014
– Taglio lineare sui finanziamenti al Trasporto Pubblico Locale dei comuni calabresi – 2014
– Taglio indiscriminato dei principali treni e di molte corse di autolinee dei pendolari – 2010/2014
– Silenzio su ridimensionamento della rete ferroviaria jonica da parte di RFI nonostante recentissimi e milionari investimenti di potenziamento sulla stessa infrastruttura con possibile danno erariale e sicuri disagi per la circolazione ferroviaria futura.
– Enfasi sull’apertura della Stazione di RC Aeroporto (fortemente voluta dall’ex ministro Bianchi) e silenzio totale sulla contemporanea chiusura della stazione marittima di recente realizzazione – 2013
– Mancata nomina del nuovo presidente dell’autorità portuale di Gioia Tauro – 2014
– Assenza di un piano strategico con evidenti ricadute negative sugli aeroporti di Reggio, Crotone e finanche di Lamezia Terme nonché sui porti di Gioia Tauro e Corigliano.
Si poteva fare di peggio? Purtroppo siamo certi che Fedele sia ancora in grado di stupire.