DALL’ASSOCIAZIONE “GENTE IN ASPROMONTE” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
San Nicodemo Abate Basiliano visse intorno all’anno ‘900 e da giovanissimo, nonostante più volte respinto per la sua gracilità, volle intraprendere la vita monacale insediandosi nel Mercurion, luogo di studio del monachesimo situato all’interno del Pollino.
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Le continue incursioni saracene lo costrinsero a fuggire da quel luogo e trovò rifugio sul monte Kellerana (oggi monte San Nicodemo) sull’altopiano della Limina nel comune di Mammola nelle cui vicinanze si trovava la strada della seja che collegava il Tirreno con lo Ionio.
La sua particolare dedizione alla preghiera e la fama di santità che lo accompagnava attirò numerosi asceti e pellegrini e portò alla fondazione di un santuario, luogo di culto e di preghiera che ospitò anche i santi basiliani San Fantino da Taureana e San Nilo di Rossano.
Ancora oggi il santuario è meta di numerosi pellegrinaggi di fedeli e la domenica successiva al 12 maggio di ogni anno (giorno della nascita) è punto d’incontro di fedeli provenienti da tutta la Calabria in occasione della “Festa del Santuario”.
Descrizione sentiero:
Il percorso dell’escursione è semplice e in massima parte in pianura e si svolge sull’altopiano della Limina attraverso sentieri circondati da una vegetazione variegata che va dalle verdeggianti distese di felci ai rigogliosi boschi di lecci e ontani fino ad arrivare alla lussureggiante radura che circonda il Santuario di San Nicodemo. Si parte dal Passo del Mercante della Limina (790 m s.l.m.) si imbocca la strada asfaltata per San Giorgio Morgeto e dopo circa 400 metri si gira a sinistra verso la contrada Cardito. Si prosegue in discesa e dopo circa 20 minuti di cammino si giunge alla masseria Simonetta dove è possibile rifornirsi di acqua. Si procede seguendo la strada e giunti ad un cancello si prende il sentiero a sinistra che collega Cardito con i piani di Ciccia. Giunti al vallone Gallinaro lo si attraversa e si sale seguendo il sentiero tracciato e dopo circa 10 minuti di leggera salita si giunge ai piani di Ciccia. Dopo aver percorso un breve tratto di strada pianeggiante ci si addentra nel bosco di lecci e ontani e lo si attraversa fino a scorgere sulla destra i piani di San Nicodemo. Si segue il viottolo a destra, si imbocca un sentiero contornato da alte e rigogliose piante di felce e lo si percorre fino ad arrivare ad una strada cementata. Si scende a destra e dopo circa 300 metri si prende il sentiero a sinistra nel lecceto e si continua a scendere fin a giungere ad una recinzione. Si supera il cancello improvvisato e prendendo come riferimento il santuario che si scorge dall’alto si prosegue fino a raggiungerlo. Dopo una breve visita al santuario e ai luoghi circostanti si risale lungo la strada asfaltata per circa 500 metri e si imbocca a destra la vecchia mulattiera della Limina e si prosegue costeggiando la cosiddetta “casa del finanziere”. Dopo circa 30 minuti di cammino si lascia la mulattiera e si attraversa a sinistra in campo aperto fino a giungere alla strada sterrata che percorsa porta alla strada provinciale per Cinquefrondi e dopo 500 metri al punto di partenza.