di Simona Ansani
GIAPPONE – Ottantotto anni fa, precisamente l’8 marzo del 1935 nella stazione di Shibuya moriva Achiko, cane simbolo del Giappone per la sua infinita fedeltà al compagno umano il professore Ueno, stroncato da un ictus durante una lezione.
E così Hachi, di razza akita per ben dieci anni lo aspettò puntuale davanti quella stazione, dove Ueno rientrava ogni sera per tornare insieme a casa.
Un amore unico, senza precedenti per il Giappone, che a lui dedicarono una statua da sempre visitata dagli amanti dei cani e della razza Akita. Hachi, che non si rassegnò mai, per quasi dieci anni si recò alla stazione di Shibuya verso le 17, devoto al suo padrone non ha mancato un appuntamento.
La sua storia pian piano si diffuse per tutto il Giappone e l’8 marzo di ogni anno, in ricordo dell’anniversario della sua morte, si celebra una cerimonia commemorativa per ciò che Hachi rappresenta, l’amore indissolubile fra cane e uomo.