(foto Enzo Lacopo)
GERACE – Hanno stilato un documento all’unanimità chiedendo alla Regione e all’Asp di intervenire con celerità e, definitivamente, decidere sul destino della struttura di Gerace.
Si è concluso da poco l’incontro tenutosi al Comune di Gerace al quale hanno partecipato il sindaco Giuseppe Varacalli, promotore dell’iniziativa, come del sit in svoltosi domenica scorsa, Giorgio Imperitura, presidente dell’Assemblea dei sindaci, Giuseppe Strangio, presidente del Comitato dei Comuni della Locride, i rappresentanti delle associazioni (Codici Calabria, Corsecom, Centro Studi Lazzati), esponenti del mondo civile. «Non possiamo più aspettare, è necessaria una decisione per il bene della comunità e per non rimanere inermi su quello che è un “autentico” e beffardo sperpero pubblico». Dicono basta e adesso lo scrivono, coinvolgendo l’opinione pubblica e cercando consensi dagli altri sindaci, forse ancora silenti. Varacalli è determinato e il documento verrà portato al vaglio del Consiglio comunale, perchè le intenzioni sono serie, procedendo poi con una delibera. Una semplice richiesta indirizzata all’Asp, «perché sblocchi – dice il sindaco Varacalli- questo momento di stasi. Non è il caso, ora, di fare proposte, dopo che l’Asp esporrà le proprie intenzioni, vedremo quello che succederà, molti sono gli interventi e gli usi che si potrebbero fare su quella struttura, fra tutti poter far risparmiare la stessa Asp che oggi spende tantissimi soldi in affitti per gli uffici amministrativi». L’ospedale di Gerace è costato troppo, 9 miliardi del vecchio conio, sono i soldi pubblici che sono andati a finire tra erbacce e polvere. Si sognava un nosocomio, con efficienti servizi sanitari, posti letto per un numero di 102, per gli utenti della Locride. Nulla di tutto questo e nessuno decide cosa ne sarà o, meglio, se è giunto il momento dell’alienazione. Troppi o pochi gli interessi delle Istituzioni? Troppo tempo si è aspettato, questo è certo! Il gruppo dei “dissidenti” ha iniziato la battaglia e chiede supporto a tutti, già a coloro che decideranno di candidarsi alle prossime elezioni. Ognuna faccia sentire la propria voce. Il primo cittadino geracese è in prima fila come lo sono molte associazioni, ma sarà il popolo che dovrà muoversi se si vorranno ottenere delle risposte. Domani si avranno altri aggiornamenti sul caso, in attesa della “fumata bianca” dell’Asp.
DOMENICA BUMBACA