di Antonella Scabellone
LOCRI- Rimane ancora tutto da decifrare l’attentato che la notte scorsa ha colpito due famiglie di Locri le cui abitazioni, e un’autovettura, sono state attinte da sei colpi di fucile caricato a pallettoni.
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I fatti sono accaduti poco prima della mezzanotte in via Melegnano.
Le telecamere di videosorveglianza posizionate da privati nelle vicinanze hanno permesso ai Carabinieri del colonnello De Magistris di ricostruire una prima dinamica dell’accaduto che vedrebbe protagonisti due uomini travisati da passamontagna a bordo di uno scooter.
Quelle immagini, già esaminate nel dettaglio dai carabinieri di Locri, saranno visionate ancora più approfonditamente nei prossimi giorni dai Ris di Messina che le sezioneranno al millesimo nel tentativo, non facile, di risalire all’ identità dei due malviventi autori della sparatoria.
Intanto, alla luce dei primi rilievi, i carabinieri escludono che l’attentato sia da ricondurre all’ attività politica di Locri, come aveva fatto pensare inizialmente il fatto che una delle due abitazioni danneggiate dai proiettili è quella dove vive F.C., l’addetto stampa del sindaco Calabrese.
Che il vero destinatario dell’attentato fosse dunque P.L, l’uomo la cui automobile è stata uno dei bersagli dei malviventi? Di interesse investigativo la circostanza che i fatti siano accaduti proprio in quella via in cui alcuni anni fa è stato ucciso il 66enne Pietro Marsiglia.