di Redazione
LOCRI -Questo pomeriggio, incontriamo Giovanni Lacopo, geometra e agente d’affari in mediazione, candidato nella lista “Con Senso Civico per Locri/Comunità Solidale”, a supporto della candidatura a sindaco di Raffaele Sainato.
Qual è stato il leit-motiv dal quale è scaturita la scelta della sua candidatura?
Ho deciso di candidarmi nella politica per dare voce ai giovani e ai più deboli, senza aspettare in silenzio che arrivi il nostro turno. Noi giovani siamo il futuro e dobbiamo iniziare a disegnarlo nel migliore dei modi, mettendoci la faccia.
La lista della quale fa parte è “Con senso civico per Locri/ Comunità solidale”. La vostra proposta politica ruota attorno una parola chiave, ovvero “futuro”, che è un po’ la sintesi della vostra visione della città. In tal senso, come intende garantire il suo impegno verso e per i cittadini?
Con la mia umiltà verso il prossimo, con il mio amore verso la città e con la mia sensibilità davanti ai problemi del paese reale.
Qual è la sua idea di amministrazione pubblica?
Un’amministrazione pubblica per tutti, aperta a tutte le persone senza fare distinzioni tra cittadini di serie A e serie B. Un’amministrazione che tutela i cittadini. Io non mi vedo come amministratore ma come rappresentante dei giovani, delle fasce più deboli e di tutti i Locresi.
Tra i punti programmatici evidenziati dal progetto politico di appartenenza, quali sono gli ambiti di attività dei quali le piacerebbe occuparsi in vista dei prossimi 5 anni?
Ambiente e Transizione Ecologica, Urbanistica e Verde pubblico, perché vorrei contribuire all’innovazione del nostro paese, usando tutte le mie esperienze lavorative. Un altro aspetto su cui vorrei concentrare la mia attenzione e spendere le mie energie, è quello legato al cimitero perché ritengo che sia uno dei principali problemi che, il mio paese debba risolvere.
Un appello ai suoi potenziali elettori. Perché dovrebbero esprimere il proprio placet alla sua persona?
Ho la visione del mio paese come una grande famiglia. Penso che quello che unisce la famiglia, non sia il sangue ma un ideale comune di amore e dedizione verso gli altri. Vorrei portare avanti questo ideale e trasferirlo alle persone con l’unico obiettivo di realizzare “IL BENE COMUNE”. Chiedo a tutti i cittadini la fiducia nei miei confronti, per dare seguito a questi miei propositi.