RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
CARERI – A Careri purtroppo quest’anno la scuola dell’infanzia è stata chiusa. A seguito di un provvedimento dell’ATP di Reggio Calabria vi è stata la soppressione della sezione di Careri ed i bambini sono stati trasferiti, senza il preventivo consenso dei genitori e senza che gli stessi fossero
informati, nella sezione della scuola dell’infanzia di Natile Superiore.
Appena venuti a conoscenza del problema, i genitori hanno interessato
l’Amministrazione Comunale di Careri, insediatasi il 25 maggio dopo due anni
di commissariamento, affinchè prendesse i provvedimenti idonei a risolvere il
problema.
La Giunta Comunale, il 12 giugno, adotta una delibera in cui, evidenzia
l’impossibilità di trasportare i bambini nella sezione di Natile Superiore
per la notevole distanza chilometrica(circa 10 KM) e per le condizioni
impraticabili della strada statale di collegamento e palesa la volontà di
voler mettere in atto ogni intervento utile affinché la sezione venisse
ripristinata.
Gli impegni assunti nella delibera tuttavia non vengono posti in essere
nonostante i numerosi solleciti , verbali e scritti da parte dei genitori,
portavoci in tale caso non solo dell’interesse personale loro e dei loro
figli ma dell’intera comunità di Careri capoluogo.
Il 1° settembre si tiene una riunione tra alcune mamme e la consigliera
comunale delegata all’istruzione, la quale dichiara che l’amministrazione é
disposta a trasportare i bambini a Natile Superiore. Tale proposta è in
evidente contrasto con quanto enunciato nella deliberazione di giugno e
lascia perplessi i genitori considerata l’eccessiva distanza chilometrica e le
condizioni di impercorribilità della strada di collegamento.
Seguono altri solleciti, richieste d’incontro, accettate malvolentieri dal
Sindaco.
Il 5 settembre c’è stato un concitato e confuso incontro tra Sindaco, vice
Sindaco ed i genitori, in cui questi ultimi hanno chiesto delle risposte
concrete per risolvere il problema. Al termine dell’incontro tuttavia
regnava ancora confusione ed incertezza su come l’Amministrazione intendesse
affrontare il problema.
Inizia l’anno scolastico, per tutti i bambini tranne per quelli della scuola
dell’infanzia di Careri, con grave disagio per le famiglie.
A seguito di un altro incontro viene promesso dal Sindaco e dalla Giunta
Comunale che si sarebbe adottata altra deliberazione, risolutiva della
questione, anche se secondo gli amministratori il problema non esisteva in
quanto la scuola dell’infanzia non è scuola dell’obbligo!!!
I genitori tutti rimangono costernati da questo atteggiamento in quanto sono
consapevoli che far frequentare i bambini in altro paese (quale può essere
Bovalino) comporta che in futuro anche la scuola primaria e la scuola media
scompariranno.
Convinti che la scuola sia un’istituzione essenziale per una piccola
comunità, continuano a chiedere all’Amministrazione un aiuto per garantire il
ripristino del servizio.
Il 16 settembre la Giunta Comunale adotta una delibera che non è altro che
un copia e incolla di quanto già scritto a giugno, con la sola eccezione del
paragrafo nel quale si annuncia l’eventuale riserva di interessare il legale
del Comune per valutare se proporre ricorso o meno.
Quindi invece di trovare una soluzione, ad anno scolastico ormai iniziato,
si è pensato bene di perdere altro tempo.
Il 22 settembre, i genitori vista la persistente immobilità del Sindaco
inviano una richiesta-proposta. In questo documento si sottolinea il valore
sociale della presenza della scuola dell’infanzia come primo nucleo
educativo dopo la famiglia, si esprime parere favorevole all’istituzione di una scuola
comunale o di una ludoteca, ma era anche scritto a chiare lettere che
qualora l’Amministrazione Comunale fosse rimasta sorda all’ennesimo richiamo si
sarebbe intervenuto presso gli organi istituzionali gerarchicamente superiori.
Da puntualizzare che, in situazioni analoghe che si sono verificate negli
anni precedenti, le precedenti Amministrazioni Comunali si sono attivate anche
proponendo ricorso al Tar o adottando soluzioni alternative.
Questa Amministrazione, invece, ha ribadito più volte che le priorità sono
altre, e che il Comune non ha risorse da investire in questo tipo di
servizio.
L’Amministrazione non ha fornito nessuna risposta cosicché i genitori
sfiduciati, per il comportamento inconcludente dell’Amministrazione
Comunale, hanno chiesto al Dirigente Scolastico il trasferimento dei loro figli nella
sezione di Benestare, perchè sede più facilmente raggiungibile.
Grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico e del Consiglio
d’Istituto si è così riusciti a trovare una soluzione al’interno dell’istituzione
scolastica, senza alcun apporto e sostegno da parte del Sindaco e della sua
Giunta. Completamente diverso è stato invece l’atteggiamento
dell’amministrazione comunale di Ciminà dove il Sindaco, trovatosi nella
stessa situazione, si è invece comportato in modo completamente diverso.
Da lunedì 6 ottobre, i bambini frequenteranno la scuola a Russellina,
frazione limitrofa del Comune di Benestare.