di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – E’ stato incentrato principalmente sulle interrogazioni presentate dal consigliere di opposizione Pasquale Mesiti sulla sperimentazione dell’autovelox nelle principali arterie cittadine, il consiglio comunale in sessione straordinaria che ha avuto luogo questa sera, e che ha segnato la surroga del dimissionario consigliere di minoranza Sergio Lombardo (dimessosi qualche giorno fa) con la prima dei non eletti nella lista “Progetto Paese” Viviana Romeo (nella foto) che è subentrata a Lombardo anche nella commissione elettorale comunale.
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Dopo i ringraziamenti della capogruppo di opposizione Badolisani e del consigliere di maggioranza Zavaglia a Sergio Lombardo, la stessa Badolisani ha formulato i propri auguri alla Romeo che ha candidamente confessato di non aver seguito da vicino la politica cittadina nell’ultimo anno («Non sono – ha detto – a conoscenza di niente») ma si è altresì detta pronta a impegnarsi per il bene della comunità cittadina.
In apertura dei lavori, Pasquale Mesiti ha letto un lungo messaggio in cui ha espresso la propria indignazione e il proprio rammarico «Per l’atteggiamento tenuto nei miei confronti – ha detto – durante l’ultima seduta consiliare, nella quale ero l’unico consigliere di opposizione presente e su una tematica importante come il bilancio di previsione avrei voluto dire molto di più, ma sono rimasto chiuso da tempi troppo contingentati. Ecco perché – ha concluso – conto di produrre numerose interrogazioni per avere risposte ai quesiti che avrei voluto formulare in quella sede.
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A onor del vero, pur con la stima e l’attenzione che questa testata ha fin qui riservato al consigliere Mesiti e alle sue puntuali e opportune iniziative, non abbiamo memoria, nel corso della precedente seduta consiliare, di particolari censure nei suoi confronti, anzi. Il sindaco Vestito, dal canto suo, ha replicato dicendo che «In democrazia bisogna rispettare le regole, iniziando da quel regolamento che fu approvato proprio da quella maggioranza consiliare di qualche anno fa di cui il consigliere Mesiti fece parte». L’assessore Napoli, dal canto suo, ha rincarato la dose, dicendo che «Solo il consigliere Mesiti si lamenta della mancanza di spazi democratici», con lo stesso Mesiti che nel controreplicare alla maggioranza ha citato il grande Totò. «Prima – ha detto – eravamo uomini. Ora siamo diventati caporali e voi – ha detto rivolgendosi alla maggioranza – usate i regolamenti come una clava, mostrando un eccessivo autoritarismo».
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Dopo questa polemica iniziale, il consigliere Mesiti è entrato nel vivo dell’argomento principale all’ordine del giorno, esponendo i contenuti delle sue due interrogazioni sulla questione dell’autovelox.
«Manca, per chi proviene da Nord e si dirige verso Sud – ha detto – una segnaletica stradale che avvisa gli automobilisti del limite di velocità all’ingresso Nord del paese, e lo stesso segnale che indica la denominazione comunale e impone il limite dei 50 chilometri orari, compare all’improvviso, costringendo gli automobilisti a frenate brusche che rischiano di intralciare il traffico. L’installazione degli autovelox – ha proseguito – non era prevista dal vostro programma elettorale e penso che sarebbe stato meglio puntare su altri dissuasori della velocità come i dossi o le rotonde. La stessa sperimentazione imporrebbe l’annullamento delle oblazioni per chi viene da Nord» puntando altresì l’indice contro lo sforamento del tetto massimo del totale delle oblazioni indicato in sede di bilancio di previsione.
Nel replicare, il sindaco Vestito ha detto che «Le scelte di installare l’autovelox e il photored sono frutto di un confronto con i settori dell’amministrazione e sono gli strumenti più tecnologicamente indicati per limitare i danni e punire le condotte degli automobilisti indisciplinati». Vestito ha altresì compiuto un’elencazione dettagliata di tutta la segnaletica presente (sia orizzontale che verticale), aggiungendo che «Il consigliere Mesiti può tranquillamente prendere visione delle foto fatte da questi apparecchi, dalle quali risulta che gli agenti della polizia municipale sono ben visibili. Il primo cittadino ha aggiunto che «Sulla via Torrevecchia non è possibile rimettere i dossi che c’erano una volta perché gli stessi ostacolano i mezzi di soccorso della Lados e gli apparecchi autovelo noleggiati rispondono ai requisiti di legge per dimensioni e colori.
«Sulla rotatoria – ha detto il sindaco – che comunque ha un costo, abbiamo fatto richieste precise all’Anas, che ha fornito generici impegni tuttora non assolti, in ordine alle nostre richieste, tra le quali c’erano un migliore smistamento del traffico sullo svincolo del costruendo tratto della nuova 106, una migliore segnalazione della traversa che conduce al cimitero e una rotatoria al posto del semaforo nei pressi dell’enoteca Micuicola. Purtroppo – ha proseguito – il precedente Governo aveva sottratto i fondi per completare la nuova 106, dirottandoli per altre opere in Toscana e domani saranno qui alcuni dirigenti dell’Anas ai quali rirproporremo le nostre richieste.
Di particolare rilevanza, inoltre, la conferma, sollecitata dallo stesso consigliere Mesiti, che l’amministrazione ha dato mandato al segretario comunale Donatella Palmisani, di compiere una verifica accurata della procedura seguita per sperimentare l’autovelox.
«In ogni caso – ha ribadito il sindaco – ci sono due determine del comandante della polizia municipale che costituiscono l’atto d’impulso per la sperimentazione dell’autovelox e una per l’installazione del photored. E sulla richiesta giunta da più parti, di applicare una tolleranza alla velocità tenuta, l’ex vicedirettore generale della Polstrada ci ha detto che se l’avessimo fatto avremmo rischiato una denuncia».
Quindi, Vestito ha concluso ribadendo un concetto già espresso in precedenza: «Non capisco perché – ha detto – quando l’autovelox lo mette la polizia stradale o i carabinieri, nessuno fiata, mentre quando lo installa un Comune tutti gridano allo scandalo».
A questa specifica osservazione, il consigliere Mesiti ha controreplicato dicendo che «Polstrada e Carabinieri sono molto più visibili dei vigili urbani che sembrano quasi giocare a nascondino quando mettono gli autovelox e comunque, il recente orientamento del legislatore, che prevede uno sconto del 30% a chi paga l multe entro 5 giorni, sembra scoraggiare i ricorsi degli automobilisti. In ogni caso – ha proseguito Mesiti – citando alcuni precedenti giurisprudenziali, in un’ottica garantistica vi assicuro che chi vorrà fare ricorso avrà comunque degli argomenti forti da far valere in giudizio, non ultima la situazione dinamica a favore dell’incolpato che interessa chi entra nel paese da Nord. E poi – ha proseguito – non è vero che i dossi ostacolano i soccorsi della Lados, perché riguardano solo i mezzi che rientrano in deposito e non quelli che vanno a soccorrere i pazienti».
Nella replica finale, il sindaco, corroborato dal comandante dei vigili presente in aula, ha detto che «Le multe sono state elevate solo a chi, nelle foto scattate dagli apparecchi, è stato colto in flagranza. Parecchie foto fatte col Photored – ha concluso – non sono state seguite da multe perché nelle prime foto non compariva il semaforo rosso, e quindi abbiamo dovuto cambiare la posizione della fotocamera».
Un buon confronto, dunque, tutto sommato corretto dopo le schermaglie iniziali, su un tema molto sentito da parte di un tema molto sentito dai cittadini del comprensorio e dalle associazioni dei consumatori, con in testa il Codacons.