R. & P.
Una giornata di alta levatura scientifica, quella vissuta dai ragazzi del Liceo Zaleuco, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, che nell’Aula Magna della scuola hanno partecipato al Seminario “Scoprendo il Futuro”, riguardante la Robotica e l’Intelligenza Artificiale.
L’evento, organizzato dalla professoressa Elisabetta Longo, in collaborazione con l’Università della Calabria, ha visto presenti al tavolo, oltre alla dirigente, rappresentanti accademici del campo informatico e di robotica: prof. Pietro Maria Muraca del Dipartimento di Ingegneria, Informatica, Elettronica e Sistemistica; l’ing. Stefano Rodinò, ingegnere Meccanico, ingegnere robotico e meccatronico, progettista meccanico e Analista, designer e manufacturing; prof. Francesco Calimeri del Dipartimento di Matematica e Informatica.
A fare i saluti iniziali, la dirigente Serafino, che ha sottolineato l’importanza e la centralità della Robotica, per una scuola come il Liceo Scientifico, dove già da tre anni si porta avanti come indirizzo scolastico.
Un percorso che può dare eccellenti sbocchi professionali, soprattutto nel campo della ricerca, sperimentando progetti sempre più innovativi, tanti dei quali possono essere brevettati e immessi sul mercato.
Il prof. Muraca, poi, ha dato inizio ai lavori del seminario con una relazione sui robot, visti dall’interno: un mix tra matematica, elettronica e informatica.
Ha sottolineato come la robotica è inserita nelle varie dimensioni della società, dall’ingegneristica alla medicina, ed ha come obiettivo lo studio delle “macchine autonome”, che possono sostituire l’uomo nell’esecuzione di specifici compiti.
Inoltre, Muraca, ha evidenziato l’aspetto fortemente interdisciplinare della robotica, per cui un prototipo è il risultato di elementi di meccanica, informatica, elettronica e matematica.
In maniera molto dettagliata, il professore è poi passato a spiegare di quali fattori bisogna tenere conto per costruire un robot, come l’orientamento da dare, i sensori per rilevare e conoscere lo spazio, tutte le possibili situazioni di ostacolo a cui può andare incontro.
In definitiva, in maniera automatizzata, nei robot vengono riproposte le stesse situazioni in cui può venire a trovarsi una persona, e quindi diventano valevoli sostituti alla fatica umana.
A seguire, l’ing. Stefano Rodinò ha relazionato sulle sfide della progettazione di robot innovativi all’Unical.
In particolare si è soffermato su alcuni prototipi, che riproducono il movimento della mano umana, nonché di robot in grado di essere un valido supporto alla riabilitazione di pazienti con problemi agli arti superiori e inferiori.
Recentemente, ha sottolineato Rodinò, il suo team innovativo ha realizzato un arto superiore tridimensionale, che è stato anche brevettato.
Inoltre, il paziente può essere gestito, nelle sue criticità motorie, in modalità digitale, con un ecosistema software.
L’ultimo relatore, il prof. Francesco Calimeri, ha relazionato sull’intelligenza artificiale, sottolineandone l’implicazione in tanti aspetti della nostra vita quotidiana.
È una branca dell’Informatica, che prende in considerazione quali azioni mette in atto un soggetto, per arrivare ad un obiettivo.
Più complesse sono le azioni messe in atto più si ha un comportamento intelligente.
Sicuramente l’IA porta parecchi benefici alla vita dei cittadini, una migliore assistenza sanitaria, automobili e altri sistemi di trasporto più sicuri, e anche prodotti e servizi su misura, più economici e più resistenti.
L’IA, inoltre, aiuta a rendere il posto di lavoro più sicuro, demandando le attività più pericolose ai dei robot, e offrire nuovi posti di lavoro, grazie alla crescita delle industrie dell’intelligenza artificiale.
Ovviamente, ha evidenziato Calimeri, bisogna evitarne l’abuso che può ledere i dati personali e far venir meno il concetto di democrazia, che invece viene fuori rafforzato, soprattutto nell’implicazione dell’IA nel campo della giustizia penale.
Al termine del convegno, tanti interventi da parte dei ragazzi, prova questa che allo Zaleuco, momenti come questi aiutano i ragazzi ad orientare al meglio le loro competenze, chiarendo dubbi e incertezze in nome di una formazione altamente qualitativa, che sa investire nel sociale con progettazioni innovative e proiettate al benessere della società.
“Dobbiamo essere costantemente aperti a nuove idee e approcci, come l’intelligenza artificiale, ad essere disposti a sfidare le ipotesi” (Marc Benioff).