Due giugno 1973, otto ragazzini su un albero di limoni aspettano di poter giocare una partita di calcio.
Sono trascorsi tre anni dalla “partita del secolo”, Italia-Germania, la semifinale del campionato del mondo in Messico.
Otto ragazzini, qualcosa in comune, una maglietta bianca e non solo quella.
E può succedere che pezzi di mondo si arrampichino insieme a quei ragazzini su quell’albero di limoni.
Persino Picasso con i Pink Floyd, Michelangelo e la sua Pietà.
Nel ’73 successe di tutto, attorno a quell’albero, come il tiro a sorte per chi dovesse tagliare un orecchio al nipote dell’uomo più ricco del mondo.
E anche il sesso apparve su quell’albero come un terremoto, mentre uno di loro aspettava di realizzare il suo sogno: stringere la mano al “Kaiser” Franz Beckenbauer.
La mano di quel tedesco dolorante durante la “partita del secolo” … quello che teneva la mano sul cuore.
C’è questo e molto altro nel romanzo “Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer” del regista e scrittore Francesco Pileggi (Rubbettino, 2022).
C’è la Calabria degli anni ’70 che viaggiava sulle littorine ancora oggi in funzione, ci sono i padri emigrati all’estero per mandare avanti famiglie smembrate e madri insoddisfatte a mandare avanti la baracca.
E ragazzini che oggi, forse, non hanno tempo e voglia di realizzare i propri sogni, men che meno quello di trasportare una barca a mano dal Tirreno allo Jonio.
“Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer” verrà presentato sabato 27 maggio alle 17.30 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno.
Dialogheranno con l’autore il sociologo, giornalista e scrittore Claudio Cavaliere e Gianluca Albanese.