R. & P.
Alla presenza di genitori ed amici venuti ad assisterli e sostenerli, gli atleti del CSK si sono misurati nelle prove d’esame previste, ottenendo tutti punteggi di gran lunga superiore al minimo necessario al superamento dell’esame.
Che dire, una grande famiglia che non guarda solo al presente, ma con obiettivi sul medio e lungo termine, che tende a garantire a ciascun praticante ed a tutti i livelli (dalla cintura bianca al tecnico), un percorso studiato e programmato, per la sua crescita e il raggiungimento dei propri traguardi.
La gerarchia dei gradi di cintura nel karate si suddivide in 9 kyu (gradi inferiori) ed in 10 dan (gradi superiori per le cinture nere).
I 9 kyu corrispondono alla fase dell’apprendimento delle tecniche e segnano il passo di un lungo percorso che porta un principiante alla cintura nera.
Da questo momento comincia la fase di auto perfezionamento del karateka.
Lo studio si raffina e l’arte marziale viene valutata anche dal punto di vista psico-fisico; l’allievo è in grado di capire che dietro l’esercizio fisico c’è la ricerca di uno stato mentale e spirituale idoneo alla pratica.
Fino al 5° dan si ottiene il grado tramite un esame, i gradi successivi sono conferiti solo per meriti (nell’insegnamento, nella dedizione all’arte e per la sua diffusione).
L’evento, patrocinato dall’Associazione Italiana Cultura e Sport – CONI, si è svolto nella Palestra della Scuola Media “G. Pedullà” di Siderno.
Ecco l’elenco completo degli atleti che hanno superato le prove:
cintura marrone-nera per Benedetta e Fortunato Commisso; blu-marrone ad Agostino Tedeschi e Francesco Pino; blu per Salvatore Pulvirenti; verde-blu a Nicholas Bennici; arancione ai fratelli Agnese e Giovanni Bebbu; giallo-arancio per Salvatore Calautti; gialla a Marica Multari, Francesco Tedeschi, Vincenzo Fuda, Reika Ferraro e Saverio Parrotta.