SIDERNO – Nonostante tutto, la Notte bianca si è svolta. Nonostante le vetrine spente e pochi artisti presenti, la gente si è divertita. Questo uno degli obiettivi della kermesse, ideata dalla pro loco di Siderno guidata da Agostino Santacroce, giunta alla sua ottava edizione che fino a due giorni prima rischiava di slittare a causa di pochi consensi delle attività commerciali.
Ma poi trascinati dall’entusiasmo del grande evento del Capodanno “DanceVillage” targato Studio 54, tutti d’accordo a concretizzare e mettere in scena la Notte Bianca. Se di successo possiamo parlare, lo è stato solo per il grande numero accorso tra le strade e la professionalità dello staff Studio 54, per il resto si è visto poco, secondo alcuni, o meglio, non quello che ci si aspettava come consuetudine. Ma non stiamo a far polemica, almeno per questi eventi che, comunque, hanno regalato divertimento e movimento, quello sano che serve al comprensorio. Maggiore consapevolezza, forse, serve agli esercenti commerciali, che hanno giocato all’altalena: prima pochi consensi che hanno portato alla iniziale disfatta, poi l’accorato appello di continuare, trascinati dall’euforia del Capodanno e nel più bello, proprio durante la festa, si sono tirati indietro, chiudendo le vetrine e mancando all’appuntamento. Proprio loro che poi tanto invitati non erano, ma ne erano i protagonisti. Un punto, che meriterebbe un’ampia riflessione, lo si deve fare in merito all’idea di Notte bianca con i negozi aperti, dove il commercio dovrebbe essere il leit motiv dell’evento stesso. Comunque è andata, la festa è stata spettacolare a bordo dei due giganti motorhome, in diretta interregionale, grazie a Studio 54 Network che, attraverso la propria azione, è riuscita a dare una marcia in più alla serata, promuovendo l’evento e diffondendo i buoni propositi. Propositi ottimi, idee originali, e se qualche artista è mancato, lo spettacolo, anche se semplice, con il corteo degli sbandieratori e degli artisti di strada, ha coinvolto. Dalla pro loco arriva l’intervento di Santacroce, che ha definito questa edizione, la più sofferta. Non c’è la completa soddisfazione e l’esortazione a migliorare per la realizzazione di prossimi appuntamenti. Santacroce non può sorvolare, però, sull’atteggiamento di qualche commerciante, anche storico di Siderno, che, nel non aderire all’evento, ha dimostrato l’incapacità di non comprenderne il peso per il futuro commerciale del territorio. «Abbiamo forse forzato la mano, offerto pochi spettacoli dal vivo, organizzato tutto di fretta sperando che la collaborazione fosse totale, senza contributi pubblici e poco budget, ma, nonostante tutto, eravamo lì a far capire alla popolazione che questo non è solo divertimento ma un progetto fatto sì di spettacoli e animazione ma che guarda all’interesse culturale–turistico e socio-economico del comprensorio». La prova del “9” si attenderà per il 2014, quando si dovrà dimostrare di essere sempre all’altezza dei grandi eventi. Crisi permettendo.
DOMENICA BUMBACA