di Emanuela Alvaro
GIOIOSA IONICA – Rete dell’illuminazione pubblica da costo a potenzialità, pilastro delle Smart City a patto di mantenerla di proprietà dell’ente. Nella sala consiliare del Comune di Gioiosa Ionica, Maurizio Olivieri assessore all’ambiente del Comune di Montechiarugolo ha raccontato la propria esperienza ai sindaci.
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Ad introdurre l’argomento e spiegare quale l’occasione che ha portato l’assessore a Gioiosa Ionica, Giovanni Maiolo referente regionale di Recosol, Rete dei Comuni Solidali, organizzatore dell’iniziativa.
Presenti oltre al padrone di casa, Salvatore Fuda, anche i primi cittadini di Marina di Gioiosa Ionica, San Giovanni di Gerace, Mammola e Benestare, i quali hanno potuto apprendere tutto il percorso che questa cittadina della provincia di Parma, di circa 11 mila abitanti, ha seguito per ottenere grandi vantaggi non solo economici dalla propria rete di illuminazione pubblica.
Buone pratiche da far conoscere al territorio su cui puntare, si spera, e poter invertire una tendenza al declino che ormai sta caratterizzando buona parte delle amministrazioni pubbliche, le prime a soffrire di una crisi economica che taglia tutti i trasferimenti statali.
L’assessore ha dato loro una chiave di lettura diversa, poter lavorare e offrire servizi ai cittadini senza dover necessariamente aumentare tasse e imposte, utilizzando in modo consapevole e opportuno la possibilità di lavorare con i privati.
Un’ottica sicuramente differente da quelle che fino ad ora hanno portato i comuni ad esternalizzare i servizi. Tutto questo a patto che all’interno dello stessa amministrazione ci siano dei tecnici che sappiano progettare.
L’assessore all’ambiente ha rinfrescato i concetti di Piano energetico europeo con tutto ciò che lo stesso comporta in termini di lavoro ed impegno affinché si rientri nei parametri dettati dall’Unione Europea per quanto riguarda tra l’altro l’emissioni di CO2, portando i dati del Comune di Montechiarugolo prima e dopo l’intervento.
Il comune da consumatore può diventare produttore di energia con tutte le agevolazioni del caso. E dopo aver raccontato il lavoro fatto dal 2009 ad oggi si è soffermato sul risparmio che ha generato e l’entrata derivata dalla produzione propria del comune di energia solare che, con impianti a regime, compensa gli ormai scarsi introiti statali.
La realizzazione di questo progetto ha portato tra i tanti vantaggi ad una diminuzione sensibile dell’obsolescenza, della manutenzione, delle dispersioni elettriche, l’eliminazioni di punti luce inutili, la riduzione dell’inquinamento luminoso, una migliore qualità della luce, il controllo della rete pubblica con un software in remoto.
Progetti questi grazie ai quali si possono offrire altri servizi ai cittadini connettendo tutto, puntando sul monitoraggio dei consumi e dei parametri della città.