di Gianluca Albanese
SIDERNO – Come anticipato mercoledì scorso, saranno almeno quattro gli incontri in agenda da qui alla fine del mese per cercare di giungere a una soluzione definitiva del contenzioso esistente tra i Comuni collettati al depuratore consortile di Siderno e la società che gestisce l’impianto con sede nell’estrema periferia Sud della città.
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I Comuni, infatti, devono parecchi soldi a Siderno Ambiente (che tra le altre cose non paga i propri dipendenti – nella foto – da un anno e mezzo) ma, a loro volta, contestano nel merito alcune inadempienze che rendono a tutt’oggi non ben definito l’ammontare del debito, tanto che c’è incertezza sul dato contabile complessivo e una grossa differenza tra quanto risulta contabilmente al Comune di Siderno e quello che esige Siderno Ambiente.
Dunque, stante la necessità di compiere un ulteriore approfondimento sulla questione, superare l’attuale contenzioso (leggasi “braccio di ferro” tra le due parti) e magari giungere ad una proposta di transazione praticabile attraverso la redazione di un piano di rientro a carico degli Enti interessati, sono in calendario quattro incontri, sempre nella sede del palazzo municipale di Siderno.
Giovedì 23 s’incontreranno i tecnici; il 29 gli avvocati delle parti; il 30 avrà luogo il tavolo politico, sulla scorta dei due incontri precedenti, mentre il 31 il crono programma prevede l’incontro che dovrebbe, nelle intenzioni delle parti, mettere la parola fine al contenzioso.
Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, contattato da Lente Locale, ha confermato che “Vogliamo fortemente superare questa fase d’incertezza e giungere a una soluzione definitiva della vicenda, redigendo un piano di rientro dal debito, così come abbiamo fatto con altri casi analoghi che non intendiamo lasciare ai posteri, come le vicende inerenti la Sorical e Palazzo Nieddu.. Stiamo lavorando per questo – ha concluso Calabrese – grazie anche al gran lavoro svolto dal segretario dottor Scuglia, sempre al nostro fianco per sbrogliare le tante e intricate matasse della vita amministrativa di un Comune”.
Fin qui Calabrese.
Sullo sfondo della vicenda che si trascina da anni, intanto, arriva il nuovo bando per la gestione dell’impianto moderno, realizzato grazie ai fondi comunitari intercettati dall’allora commissario del Comune di Siderno Luca Rotondi, abile a stralciarli dal finanziamento unico che prevedeva la realizzazione di due depuratori conformi alla normativa UE: uno a Siderno e uno nella vallata del Torbido.
Il primo è in fase di collaudo; il secondo non si è mai realizzato semplicemente perché gli amministratori del tempo (nonostante la collaborazione della prefettura e l’apertura di credito da parte del dipartimento regionale all’Ambiente) non riuscirono a individuare un sito idoneo ad ospitarlo, ma due anni fa non si parlava neanche di Unione dei Comuni e i due centri più popolosi della valle erano commissariati.