SIDERNO – Conoscere una malattia è precondizione essenziale per curarla. Si tratta di un assunto che ha caratterizzato lo spirito dell’incontro sulla fibromialgia e le malattie reumatologiche che ha avuto luogo ieri mattina in una gremita sala del consiglio comunale a Siderno. Ha introdotto e moderato i lavori la sindaca Mariateresa Fragomeni, che nel ricordare le precedenti attività di sensibilizzazione sul tema (a cominciare dall’installazione della panchina viola sul lungomare) ha ricordato che “purtroppo si tratta di una malattia cosiddetta invisibile perché non è ancora riconosciuta dal servizio sanitario nazionale e causa forti dolori ed esborsi economici perché per curarla occorre andare nei centri specializzati del nord. Un primo passo – ha aggiunto – dopo la mozione del consigliere regionale Ernesto Alecci è stata inserita nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti, con la possibilità di supporto economico per l’acquisto di farmaci”.
La referente Aisf per il territorio metropolitano Giusy Verteramo conduce una battaglia quotidiana e incessante contro la fibromialgia e che la affligge da anni. “All’inizio – ha spiegato – si viene presi per folli o quantomeno depressi perché non è facile da diagnosticare. Poi, quando arriva la diagnosi definitiva è quasi tranquillizzante perché, nonostante i cento sintomi, non si viene presi per malati immaginari”.
Il consigliere regionale Giacomo Crinò, anch’egli in prima linea tra i sostenitori dell’attività dell’Aisf, ha ricordato che “lo scorso 12 giugno abbiamo depositato in consiglio regionale una proposta di legge per il riconoscimento della fibromialgia. È un primo passo per armonizzare questo testo con le altre proposte giacenti in Parlamento per giungere a una legge nazionale tale da inserire la fibromialgia nel Ssn. Nel frattempo – ha aggiunto – invito tutti a partecipare alle audizioni che verranno tenute in commissione consiliare per dare il contributo di cittadini e associazioni alla nostra proposta di legge”.
Dopo il saluto del presidente dell’associazione “AGIAmo” Francesco Pugliese che ha subito sposato la battaglia dell’Aisf e si è proposto per organizzare un convegno simile a Marina di Gioiosa Ionica, il reumatologo del Gom Maurizio Caminiti ha introdotto la parte scientifica del convegno, parlando sia delle malattie reumatologiche “che sono sistemiche e colpiscono tutti gli organi” e sia della fibromialgia “che conosciamo da trent’anni: all’inizio ne erano affetti 700.000 pazienti in Italia. Oggi – ha proseguito – sono due milioni”.
La sua collega del Gom Giusy Pagano Mariano è entrata nel merito della patologia “caratterizzata – ha detto – da dolore muscolo-scheletrico cronico e diffuso, con difficoltà digestive e di concentrazione, astenia e cefalee”, determinata da “fattori genetici, ambientali, endocrini e autoimmuni” con alterazione funzionale dei neurotrasmettitori e della stessa flora batterica intestinale, col ruolo determinante dei mastociti nella neuropatia delle piccole fibre.
Il professor Caminiti ha ripreso la parola per spiegare che “non esiste una terapia farmacologica specifica, ma diversi approcci farmacologici personalizzati che possono comprendere la somministrazione di antidepressivi, cannabis a gocce e integratori di vitamina D”, mentre il fisiatra Domenico Clemente ha parlato della terapia a supporto “che non è fisioterapia ma un trattamento riabilitativo multidisciplinare e interdisciplinare in cui una moderata e controllata attività fisica può interrompere quel circolo vizioso determinato dall’immobilità”.
Dopo le testimonianze rese da alcune pazienti, la sindaca Fragomeni ha preso l’impegno di ripetere con cadenza annuale l’appuntamento “in modo da continuare a sensibilizzare i cittadini – ha detto – e avere contezza di tutte le innovazioni normative che ci auguriamo verranno”.