R. & P.
Finalmente dopo la lunga pausa pandemica, l’Esame di Maturità è tornato nei ranghi, riproponendo la buona vecchia formula di un tempo, con docenti interni e docenti esterni. Un iter che dà un sapore diverso ed unico ad un momento che, nella carriera di uno studente, lascia un’impronta indelebile, segna un traguardo, ma anche l’inizio di tutto.
Ed è stato così per gli allievi del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, che hanno raccolto la sfida del ritorno alla normalità, con la grinta e la competenza, che sempre li contraddistingue, e che ha visto giungere al traguardo una decade di centisti di tutto rispetto: Desirè Callà (100/100), classe V E; Gimondo Mario (100/100 e lode), classe V E; Domenico Multari (100/100 e lode), classe V D; Chiara Marcellino (100/100 e lode), classe V D; Alessandra Priolo 8100/100), classe V D; Lara Fatma Cristina (100/100 e lode), classe V D; Gaia Lizzi (100/100), classe V D; Domenico Reale (100/100 e lode), classe V B; Paolo Antonio Iellamo (100/100 e lode), classe V B; Noemi Panetta (100/100 e lode), classe V A.
Un manipolo di ragazzi che porteranno in sé quelle potenzialità, quei talenti, quelle idee, che li faranno sbocciare come straordinari cittadini di domani, rifacendosi sempre al loro meraviglioso percorso liceale, che vuoi o non vuoi lascia tracce evidenti o meno evidenti, che andranno a prendere forma nel cammino di ciascuno, nei momenti di indecisione, come nei momenti di successo.
Ed è questo che è stato e sarà il Liceo Zaleuco di Locri, per tante generazioni, una scuola capace di dare non delle conoscenze pre-confezionate, ma gli strumenti per mantenere viva la curiosità, per superare i propri limiti, per il bene proprio e di tutto l’ambiente circostante.
Non un elenco di soluzioni, ma metodi e suggerimenti di vita, per affrontare al meglio il futuro.
Un augurio sincero a voi, ragazzi, i “supereroi” dei nostri giorni, che con lo scudo del sapere e l’arma della creatività, spianerete la strada ad un mondo sostenibile, sincero, dove possa trionfare la bellezza e la pace.
“Per aspera ad astra”, “Attraverso le asperità fino alle stelle”, così dicevano gli antichi e voi lo avete realizzato egregiamente con i vostri splendidi risultati!
“L’uomo colto con l’umiltà in groppa porta avanti il mondo” (Luciano Sante Manara).