LOCRI – Nessun limite alla possibilità da parte del Comune di Locri di accedere al fondo di riequilibrio: a deciderlo le Sezione Riunite della Corte dei Conti di Roma, una decisione scaturita dopo la richiesta della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti (nella delibera 310 del 2012), in cui chiedeva al Presidente e alle Sezioni Riunite dell’organo di magistratura contabile di valutare la questione interpretativa relativa alla possibilità appunto, da parte dell’Ente, di accedere al fondo di riequilibrio (ex articolo 243 bis comma 1 del Testo Unico sugli Enti Locali).
Un’ardua sentenza, il cui esito favorevole raggiunto, non andrà a pregiudicare la richiesta di accesso al fondo di rotazione. «Non posso che esprimere il mio compiacimento – ha esordito la Crea – ciò dimostra che abbiamo fatto bene ad insistere ed ad intraprendere questa via. Il problema oggi, era sapere se il decreto legge 174/2012 convertito nella legge n°213/2012, poteva applicarsi ai Comuni che avevano ricevuto le pronunce da parte della Corte dei Conti; la Sezione Regionale di Controllo ha così trasmesso la questione alle Sezioni Riunite, affinchè ci fosse un pronunciamento dell’organo apicale e nello stesso tempo che fosse omogeneo in tutta l’Italia. Con questa decisione, dunque, la Corte dei Conti a Sezioni Riunite di Roma ha deciso che anche i Comuni per i quali la Corte dei Conti si era pronunciata in maniera propedeutica al dissesto, non viene più applicata, ma al contrario si applica questa nuova disposizione che permette di accedere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e al fondo di rotazione, risolvendo in tal modo il dubbio dimostrato inizialmente dalla stessa Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti». Il punto più difficile ora, a detta della Crea, consiste nella capacità di riuscire a formulare un piano «credibile» di riequilibrio finanziario, coinvolgendo tutti i creditori, fare delle convenzioni, diluire i debiti dell’Ente, con una serie di provvedimenti, proposte rigorose, da applicare in virtù della riorganizzazione del Comune, con l’intento primario di ridurre al massimo le spese. Tra gli adempimenti previsti dalla norma per ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario, è prevista infatti, una ricognizione su tutti i debiti fuori bilancio, da soddisfare attraverso la rateizzazione del debito stesso da convenire con i creditori. In tal senso, il Commissario Straordinario Crea invita tutti coloro che vantano un credito verso il Comune, riconosciuto come debito fuori bilancio, di presentare al protocollo dell’Ente l’istanza di riconoscimento con allegati: l’indicazione del servizio competente al quale è stato presentato il servizio o erogata la fornitura; documentazione amministrativa dalla quale emerga chiaramente la richiesta di erogazione del servizio o fornitura, con indicazione specifica del soggetto richiedente; documentazione dalla quale si possa evincere l’effettiva prestazione, a favore del Comune, dell’erogazione del servizio o la fornitura della merce; in questo caso necessaria sarà la bolla di consegna del materiale; eventuale copia preventivo di spesa presentato all’Ente; copia fattura o parcella della prestazione di servizio o fornitura della merce; indicazione esatta del recapito, compreso quello telefonico. Questa istanza con la relativa documentazione, dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12 del 21 gennaio e potrà essere anche presentata direttamente al protocollo comunale in busta chiusa, con dicitura «istanza Piano di rientro».
FRANCESCA CUSUMANO