Non conoscendo limite e confine non osiamo immaginare dove si voglia, di queste corna, arrivare: si può legittimamente pensare al “coso” evirato e bellamente ciondolante dietro allo schermo, come feticcio del tradimento perpetrato dal fidanzato/marito ai danni della fidanzata/moglie? Non siamo poi tanto lontani dalla verità se si tiene conto di tutto ciò, di certo, l’uomo evirato a Marghera nei giorni scorsi l’ha scampata bella, perché gli è stato prontamente riattaccato e non finito davanti ad una telecamera ma…il prossimo?
di Antonio Baldari
La querelle dei giorni scorsi “Segre-Seymandi” ci ha detto qualcosa di definitivamente inconfutabile: anche in Italia il pudore è morto! Ed è sepolto, strasepolto sotto una valanga di pensieri, parole, opere ed omissioni – di pudore, sic! – che ne fanno, dello Stivale, una succursale del cattivo gusto e teatro a cielo aperto della spettacolarizzazione delle corna che è qualcosa di vergognoso. Che più vergognoso non si può!
Chiariamo subito: i tempi cambiano, è vero, ed è con ogni probabilità quasi del tutto inevitabile che cambino, ma perché, poi, in definitiva? Perché è l’Uomo a cambiare, intendendo con la “U” maiuscola, ovviamente, tanto l’uomo quanto la donna e giammai privilegiando l’uno all’altro o viceversa; ciò che in tutto questo cambiamento stona e che si va a frantumare praticamente anche tutta la stessa persona, da capo a piedi, non facendone rimanere nulla di buono, violenta com’è la voglia di mettere in discussione tutto, sentimenti compresi.
Si dirà: è giusto mettere in discussione i sentimenti, ed è passabile anche questo ma si domanda e si chiede: ma perché mai in tv o, quantomeno, davanti a tutti? I sentimenti sono qualcosa che appartengono alla sfera personale o no? Sono qualcosa di intimo, di profondamente intimo che va vissuto nel proprio io, se non nel proprio ego, capendo maggiormente che razza di persona si è, o no? A quanto pare oggi vi è una vera e propria corsa sfrenata a chi la racconta per primo, una vera e propria, quanto incessante, “americanata”, figli, come siamo, delle stelle di sorrentiana memoria e delle telenovelas, soap opera e “pezzetti” vari.
Che non solo ci sfrangono i cabbasisi da circa mezzo secolo, ma ci hanno letteralmente prosciugato il cervello volendo emulare questo o quell’altro attore/attrice, per fare come egli/ella ha fatto: ma ci rendiamo conto che facciamo delle autentiche figure di cacca davanti a Dio ed ai fratelli? Che cosa gliene può fregare che la tua fidanzata, o fidanzato, per par condicio, ti abbia regalato una vagonata di corna andando con questo e con quello, salvo poi aspettare “il giorno tanto desiderato” per spiattellarlo davanti a tutti? Ma chi se ne importa di tutte queste porcherie che, detta proprio papele papele, alla Lino Banfi, non potevate discuterla tra di voi che facevate più figura entrambi? “Eh, però gliela dovevo far pagare!”, pagare? A chi, a lei? E tu pensi di esserne uscito a testa alta così facendo, cornutazzo tra i cornutazzi? Pensi di aver fatto una bella figura da uomo/donna?
Di certo c’è che non conoscendo limite e confine non osiamo immaginare dove si voglia, di queste corna, arrivare: si può legittimamente pensare al “coso”, “piripillino” evirato e bellamente ciondolante in tv come feticcio del tradimento perpetrato dal fidanzato/marito ai danni della fidanzata/moglie? Non siamo poi tanto lontani dalla verità se si tiene conto di tutto ciò, di certo, l’uomo evirato a Marghera nei giorni scorsi, l’ha scampata bella, perché gli è stato prontamente riattaccato e non finito davanti ad una telecamera ma…il prossimo?