R. & P.
LOCRI – Domani, alle ore 21:30 presso la sede della LNI sul Lungomare Sud, sarà la volta di Walter Rodinò, giornalista ed esperto della comunicazione, presentare “Linguaggi, lingue e linguacce”, edito da Albatros. Insieme con l’autore dialogherà Marzia Roncacci, giornalista Rai e conduttrice del programma TG2 Italia.
Nell’immediato dopoguerra persisteva un lessico influenzato dai retaggi di un Esistenzialismo strettamente connesso alla Rivoluzione Industriale dei primi del Novecento e agli eventi bellici mondiali; si contrapponeva ad esso una tipologia lessicale e semantica che era l’espressione popolare dei ceti meno abbienti, composta quasi esclusivamente dai dialetti. L’aggancio con l’oltreoceano trasportò non solo usanze e tradizioni innovative, ma anche un cambiamento radicale della lessicologia e, nel tempo, a un’evoluzione epocale del linguaggio. E negli anni Settanta che si ribalta completamente il modo di intendere la comunicazione, attraverso i mass media, che nel frattempo avevano preso possesso dell’intera popolazione, e l’arrivo timido e impacciato dei primi pc che, occupando l’intera superficie di una parete, troneggiavano. Intanto il linguaggio cambiava, cambiavano i costumi, le mentalità e il modo di rapportarsi con gli altri. La svolta decisiva si è avuta con Internet, con il trionfo della messaggistica virtuale, e con l’arrivo dei social network, ormai inseriti in ogni contesto e indispensabili per la socializzazione e la realizzazione del sé. Tutto ciò per approdare infine a una realtà possibile, alternativa: il metaverso, idea tentacolare, affascinante e pericolosa. Walter Rodinò, in “Linguaggi, lingue e linguacce”, propone un’analisi accurata dell’evoluzione del percorso lessicale della lingua italiana nel corso dei decenni e dei mezzi di comunicazione ormai strettamente connessi alla messaggistica istantanea.
Mentre le attività della LNI di Locri, presieduta da Arturo Guida, proseguono alacremente in queste ultime settimane della stagione estiva 2023, si è tracciato un bilancio consuntivo della quarta serata di “Parole di sera. Narrazioni in riva al mare”, che si è tenuta lo scorso 18 agosto. L’evento condotto da Mara Rechichi e realizzato con il patrocinio gratuito della Città di Locri, in collaborazione con Edicolè di Locri, si è svolto in due momenti: il primo dedicato al ricordo di Pino Felicetti, fotografo e cineoperatore subacqueo che ha fatto della sua passione per il mare e le sue creature un motivo di impegno civile e professionale. Alla presenza dei familiari di Felicetti, il presidente di sezione, Arturo Guida, ha tracciato il ritratto dell’amico Pino, uomo di mare che ha saputo trasmettere a tanti la passione per l’esplorazione dei fondali, per la pesca, per il rispetto dell’ambiente marino. Con il supporto delle immagini della pubblicazione sull’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto e di video di repertorio, montati da Giorgio Arcidiacono, gli amici di sempre e la figlia di Felicetti hanno raccontato alcuni episodi importanti della vita privata e professionale, a testimonianza dell’eredità culturale che Pino ha lasciato. Nella seconda parte della serata, sono stati consegnati i riconoscimenti del neoistituito Premio “Guido Guida”, riservato ai Soci che nel corso dell’anno societario di Sezione hanno meglio manifestato la piena adesione alla Carta dei Valori della Lega Navale Italiana. Sono state ripercorse le tappe che hanno segnato lo sviluppo e la crescita della sezione locrese, dalla fondazione del Club Nautico nel 1985, proprio per volere di Guido Guida, compianto medico locrese, appassionato di mare e nautica, fino alla realizzazione dell’attuale sede della Lega Navale Italiana sul lungomare di Locri. Il Premio “Guido Guida” giovani è andato al socio Mario Muscolo, per lo spontaneo spirito collaborativo e propositivo che riesce a indirizzare verso la crescita e il consolidamento della sezione locrese. Il premio “Guido Guida” è stato assegnato al socio LNI Tonino Sgambelluri per la grande dedizione con cui ha messo al servizio di tutti il proprio sapere e saper fare nella scuola di vela e nel quotidiano della sezione locrese. Tutta la serata ha avuto come filo conduttore la necessità di promuovere la cultura del mare presso le nuove generazioni, per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile.