RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Reggio Calabria – <<Annunci già ascoltati, parole già sentite, numeri già ripetuti nel corso della sua precedente visita pre-elettorale a Reggio Calabria. L’unica differenza? L’altra volta non aveva visitato l’azienda ospedaliera>>. Con queste parole, la Segreteria Cgil Rc-Locri e la Segreteria Fp Cgil Rc-Locri commentano le dichiarazioni del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha iniziato il suo tour presso i nosocomi calabresi proprio dall’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria.
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<<Vorremmo ricordare a chi sembra aver dimenticato, o peggio, accantonato, che promesse quali l’annunciato sblocco del turn over o la famosa ri-organizzazione del sistema sanitario l’aspettiamo dal maggio 2014. E ci chiediamo: come e quando avverrà tale turn over? Che fine faranno i precari che da sette anni attendono la stabilizzazione, lavorando con un contratto precario e diritti non riconosciuti?>>.
<<E’ stato davvero rassicurante ascoltare le dichiarazioni del Ministro la quale ha spiegato – la citiamo per verità – che “le Regioni devono realizzare le centrali uniche di acquisto con una stazione unica appaltante e il network nazionale”. A tal proposito, noi ci chiediamo: non sarebbe prima il caso di raggiungere uguali livelli di qualità e garanzia dei LEA in tutta la Calabria? Non sarebbe prima il caso di puntare a una ri-organizzazione della medicina sul territorio?>>.
<<Nel nostro territorio provinciale, infatti, mancano le case della salute; mancano poli-ambulatori h24; manca una reale ed efficiente rete di emergenza-urgenza: non ci sono corsie preferenziali per le ambulanze, non ci sono collegamenti efficaci, non c’è una pista per elisoccorso nell’Ospedale Riuniti (unico Hub italiano a non averla)>>.
<<Un altro aspetto che non vogliamo tralasciare riguarda il famoso Piano di Rientro della Sanità regionale calabrese che ha, nei fatti, comportato un abbassamento della qualità dei servizi erogati al cittadino (si pensi allo smantellamento di interi reparti negli Ospedali di Melito PS e Locri, alla chiusura dei punti-nascita nel territorio provinciale di competenza dell’Asp reggina). Tra il 2009 e il 2013, in solo quattro anni, i posti necessari per i ricoveri ospedalieri sono diminuiti del 13%, pari a 3,7 posti letto per ogni 1000 abitanti>>.
<<Quindi, ci permettiamo solo una constatazione: prima vengono tagliati i posti letti e poi, ieri a Melito, il Ministro dichiarava “i posti letti saranno raddoppiati da 55 a 110″…. Ce lo auguriamo>>.
<<E ci auguriamo anche che – sottolineano le Segreterie – la prossima volta, quando l’ospedale diverrà l’ennesima passerella elettorale, il Ministro di turno vada davvero a visitare il nosocomio. Non solo quei reparti ristrutturati e/o nuovi ma, soprattutto, quei luoghi dove la sofferenza e i problemi dei cittadini – pazienti (fin troppo!) e dei lavoratori sono tangibili, come per esempio, al Pronto soccorso>>.