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Anthony Boahene ha un figlio a cui desidera dare il nome di una personalità importante, di quelle davvero altisonanti, ai livelli di un capo di Stato e pensa all’ex presidente del Consiglio con le pratiche burocratiche espletate in Ghana che non hanno riscontrato alcun intoppo mentre discorso diverso si è avuto in Italia con qualche resistenza di troppo: ma cosa sta alla base di cotanta irremovibilità? Semplice, una sorta di “debito di riconoscenza verso il presidente Berlusconi perché è stato colui che mi ha assicurato il permesso di soggiorno, permettendomi di potere stare in Italia e lavorare qui” – la limpida spiegazione del signor Anthony. Gli studi futuri e quella maglia rossonera nel cassetto.
di Antonio Baldari
Silvio Berlusconi è tornato. Anzi no, lui c’è, si chiama effettivamente Silvio Berlusconi Boahene, ed è un ragazzo prossimo alla maggiore età, essendo nato il 9 settembre del 2005 ad Accra, in Ghana, che abita a Modena; e che c’azzecca Silvio Berlusconi con un giovane così? È presto detto, per una storia di quelle a lieto fine e di…riconoscenza!
Eh sì perché il padre di Silvio, tale Anthony, arrivò vent’anni orsono, nel 2002, giustappunto dal succitato Paese africano a Palermo quale performer di hip-life, un genere di musica tra lo stile religioso e pop, per poi esercitare come operaio metalmeccanico un paio d’anni dopo spostandosi a Modena, nel 2004; l’anno successivo Anthony ha un figlio a cui desidera dare il nome di una personalità importante, di quelle davvero altisonanti, ai livelli di un capo di Stato e, pensa in cuor suo, chi meglio di Silvio Berlusconi?
E così fu, con le pratiche burocratiche espletate nella nazione ghanese che non hanno riscontrato alcun intoppo mentre discorso diverso si è avuto in Italia con qualche resistenza di troppo, chiamiamola così, di fronte alla quale, però, Anthony Boahene è stato fermo e senza mezzi termini ha sempre dichiarato “Si chiamerà Silvio Berlusconi Boahene”. Ma cosa sta alla base di cotanta irremovibilità? Semplice, una sorta di “debito di riconoscenza verso il presidente Berlusconi perché è stato colui che mi ha assicurato il permesso di soggiorno, permettendomi di potere stare in Italia e lavorare qui” – la limpida spiegazione del signor Anthony.
Che ha così realizzato il proprio sogno che, di sogno in sogno, ora vede il ragazzo con questa pesante eredità sulle proprie spalle e, soprattutto, nei suoi…piedi, posto che l’ormai imminente maggiorenne gioca al calcio e, udite udite!, desidera ardentemente essere un calciatore del Milan! Di recente ha esordito con la maglia della Virtus Castelfranco, squadra modenese che milita nel campionato di Eccellenza, e nel ruolo di centrale di centrocampo.
All’annuncio dello speaker “…ed entra in campo Silvio Berlusconi Boahene” c’è stato un comprensibile brusìo sugli spalti misto a stupore, ma non certamente per lui che vive la cosa nella piena normalità, pensando anche e soprattutto a studiare, provando a finalizzare il percorso studiorum all’università, ma volendo continuare, al contempo, a fare il calciatore, in special modo con quella maglia rossonera conservata nel cassetto dei sogni che, per uno che si chiama Silvio Berlusconi, suona quasi come un…dovere!