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Roma – una scommessa vinta a suggello dell’entusiasmo, che sin dagli albori del progetto “Fiori di Carta” è stato una costante comune. “Fiori di Carta conquista Roma” con la propria genuinità, con l’ormai celebre entusiasmo e con una determinazione fuori dal comune. Alcuni avvenimenti, per ogni individuo, segnano l’inizio di qualcosa di magico, qualcosa di unico: tale avvenimento s’identifica in ciò. La manifestazione di Roma ha rappresentato per “Fiori di Carta” l’apoteosi di un sogno.
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I ragazzi o meglio gli “eroi” di “Fiori di Carta” sono stati rapiti dalle bellezze capitoline e dal clima surreale della città eterna. Un rapido giro presso i luoghi resi mitici dalla storia, dall’arte, dalla letteratura e dal cinema (Colosseo, Piazza San Pietro, Fori imperiali) i quali apparivano avvolti da una luce surreale in una mite notte romana. La manifestazione si concretizza presso “La Casa Internazionale delle Donne” in via della Lungara 19 (a pochi metri di distanza dalla casa natale del grande Claudio Villa).
La Fondazione, che costeggia il Fiume Tevere, ha accolto con grande entusiasmo l’evento. Nei ragazzi di “Fiori di Carta” la tensione è palpabile. Ogni dettaglio organizzativo è stato curato maniacalmente per l’impegnativa trasferta romana. L’evento prende inizio puntualmente alle ore 18,00. La sala “Simonetta Tosi”, si riempie mano a mano di numerosi invitati. Giungono alcune famiglie trasferitesi a Roma da Bovalino. Codesti “figli di Calabria”, che si sono affermati professionalmente nella Capitale, arrivano ad omaggiare un’opera che sta facendo parlare parecchio di se.
“Fiori di Carta” rappresenta forse per questi “figli di Calabria” un salto “nell’oblio e nell’amarcord”. Dopo l’introduzione a cura di Bruno Panuzzo, che eseguedal vivo il brano “Io che non vivo senza te” di Pino Donaggio (nella versione di Francesco Renga) come un copione ormai collaudato, si sviluppa l’attesa proiezione del medio metraggio. Il pubblico sembra rapito dalle immagini e dal clima che si materializza in sala. Anche gli impiegati della “Casa Internazionale delle Donne” si fermano per poco tempo a guardare quelle immagini che affascinano la mente ed il cuore.
Ogni individuo vive la proiezione in maniera diversa: la signora Lina, professionista di Bovalino trapiantata da anni a Roma, assapora il gusto di quegli scenari con nostalgia e con trasporto, ricordando, forse, la propria infanzia ed il pregevole operato della madre Elena Romeo una delle prime ostetriche della locride. Vi è la giovane Antonella, una ragazza di Bovalino che lavora a Roma da oltre un lustro, che rimane colpita dall’energia del progetto filmico e dal fascino di quei luoghi, per lei natii, ma da lei adesso così lontani. Vi sono le emozioni di Luigi Luppola, uno dei più grandi esperti europei del fenomeno Beatles, che presenzia a nome dell’Associazione TheOfficialBeatles Fan Club Pepperlanded associa con la mente le immagini di “Fiori di Carta” al meraviglioso brano “StrawberryFieldsForever” della leggendaria band britannica. Vi è il grande entusiasmo della Dottoressa Alessandra Polimeno, Consigliere della provincia di Reggio Calabria, giunta a Roma per supportare “i suoi meravigliosi ragazzi”. L’opera è stata fortemente voluta dalla Polimeno, dall’Associazione “Nuova Calabria” e dall’emittente “Fimmina TV” di Raffaella Rinaldis. Un anno a dietro, nessuno si sarebbe aspettato una simile ascesa[ndr]. A stupire, forse più di ogni altra cosa, vi è la presenza dell’attrice Daniela Fazzolari (protagonista della soap Mediaset “Centro Vetrine” e dei film di Dario ArgentoNon ho sonno e la Terza madre). La Fazzolari, che aveva collaboratocon Bruno Panuzzoper qualche annoad iniziative sociali promosse nella locride, rimane folgorata da “Fiori di Carta”.
L’attrice osanna tutti i ragazzi del cast ed esalta la crescita artistica degli autori.La Fazzolori si complimenta infine, per la grande valenza tecnica dell’opera, racchiusa a suo dire, oltre che nella grande veridicità della storia, anche nell’accurato montaggio e nella scelta delle musiche.
“Decisamente un successo straordinario” queste le parole di Franco Crinò ex Senatore della Repubblica, il quale, si complimenta con Martina Zito, che è stata sicuramente “il vero motore propulsivo del progetto”. Commovente e compenetrante è stata la testimonianza della dottoressa Giuseppa CassanitiMastrojeni (Presidente dell’ Associazione Nazionale Familiari e Vittime della Strada) che ha ricordato quanto siano importanti iniziative del genere “opere pulite ed energiche che s’incaricano di ricordare e far capire ai molti, i fenomeni cruenti che affliggono la nostra società.”La proiezione di “Fiori di Carta” non è stata solo un successo, ma un trionfo.
Il Tour programme della pellicola prevede, tra l’altro, la consegna del libro a Papa Francesco e la proiezione presso l’incantevole struttura dell’Holiday Inn a Torino.