di Redazione
“Autonomia differenziata. Il governo contro il Sud”.
Questo il tema affrontato con il secondo dibattito che ha chiuso la prima giornata della festa regionale dell’Unità, in corso a Vibo Valentia.
Per affrontare la complessa questione, sul palco si sono alternati gli interventi di Stefano Soriano, Elisabeth Sacco, Pino Capalbo, Domenico Lo Polito, Luigi Muraca, Salvatore Monaco, Mariateresa Fragomeni, Franz Caruso e Damiano Silipo.
Le conclusioni, invece, sono state affidate al deputato e componente della segreteria nazionale, Marco Sarracino.
«La sfida sull’autonomia differenziata – ha detto Sarracino al quale Elly Schlein ha assegnato anche la delega per il Sud e la coesione territoriale – è la principale sfida che il Pd deve vincere in questo momento, anche perché il disegno della Lega ha un carattere irreversibile per come Calderoli lo ha congegnato. Si tratta di una modifica che va nella direzione opposta a quella che dovrebbe essere intrapresa e cioè di maggiore attenzione per il Sud. Già oggi senza autonomia – ha ricordato Sarracino – un cittadino a Milano costa allo Stato 18mila euro all’anno, mentre un cittadino di Vibo 13.500. Siamo davanti a quello che è un “diritto differenziato” in base al luogo di nascita ed è profondamente ingiusto. Serve adesso una battaglia popolare per smascherare le bugie del centrodestra e tutelare la stessa unità nazionale. E dovrebbero parteciparvi anche i governatori di centrodestra del Sud come Occhiuto che avallando l’autonomia, tradiscono il mandato affidato loro dagli elettori».
«Le stesse audizioni in Senato – ha concluso Sarracino – anche quella di Confindustria hanno evidenziato come con un Sud che resta indietro, ci sarebbero difficoltà importanti per tutto il Paese. Ecco perché il no all’autonomia differenziata rappresenta un punto fondamentale della nostra estate militante per ribellarsi a un governo che è ideologicamente contro il Mezzogiorno perché tenuto sotto scacco della Lega. Ed il percorso intrapreso dal Pd calabrese guidato da Nicola Irto, va proprio nella direzione che ci auspichiamo per dare un reale rinnovamento alla nostra azione politica».