RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il restauro della grande pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino e Santi, opera di Giovan Battista Caracciolo detto il Battistello (1578 – 1635) pittore protagonista del primo seicento napoletano, sarà presentato a Stilo nella chiesa di san Giovanni Theristìs, martedì 18 novembre alle ore 17.
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Alla importante manifestazione organizzata dalla Diocesi di Locri-Gerace, dalla Soprintendenza ai Beni Storico-Artistici e dal Comune di Stilo parteciperanno il Vescovo, S.E. Francesco Oliva, il Direttore Regionale del Mibac, Francesco Prosperetti, il Sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello, il Presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, l’assessore provinciale ai Beni Culturali, Eduardo Lamberti Castronuovo, l’assessore provinciale ai Borghi Storici, Mario Candido, il funzionario di zona della Soprintendenza BSAE e storico dell’arte, Faustino Nigrelli, Carmela Fonti, capodelegazione Fai della Locride e della Piana, i restauratori Sante Guido, Giuseppe Mantella, Laura Liquori, Ilaria Maretta e il parroco di Stilo don Salvatore Monte.
L’iniziativa si svolge a conclusione del “cantiere didattico” di restauro del dipinto realizzato grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa, del 12.12.2012 tra i numerosi enti sopradetti, finalizzato al restauro e alla valorizzazione dell’importante opera d’arte di proprietà della Parrocchia di san Giorgio Martire in Stilo. Il “cantiere aperto” di restauro fu inaugurato lo scorso 21 marzo in coincidenza con l’inizio delle “Giornate di Primavera” promosse dal FAI, delegazione della Locride e della Piana, che per l’occasione ha avviato un progetto rivolto a tutte le scuole della Calabria, grazie al quale gli scolari e gli studenti, hanno potuto partecipare attivamente fino al mese di giugno a tutte le fasi del restauro, attraverso specifiche attività formative e didattiche. Restauro proseguito anche durante il periodo estivo a fruizione dei numerosi turisti.
La Madonna di Ognissanti, una tela di metri 4,15 x 3,00 fu realizzata per la chiesa matrice di Stilo tra il 1618 e il 1619 su commissione del medico Tiberio Carnevale, è costituita dalla complessa rappresentazione dell’immagine del “Paradiso” con i protagonisti disposti su due registri sovrapposti. Secondo i precetti sanciti dalla Controriforma infatti, i Santi, insieme con la Vergine Maria, ascoltano le preghiere dei fedeli presentando le supplici istanze a Cristo. In alto è raffigurata la Chiesa Trionfante, con al centro Maria col Figlio incoronata da angeli; nel gruppo a sinistra si possono riconoscere sant’Anna, san Francesco di Paola, san Francesco d’Assisi e san Giovanni Battista, a destra invece, si riconoscono san Giuseppe e i santi diaconi Stefano e Lorenzo. La Chiesa Militante si colloca nel registro inferiore, dove i santi Pietro e Paolo si pongono ai piedi della Vergine, tra il gruppo degli Evangelisti, a sinistra, e quello dei Quattro Dottori della Chiesa, a destra; alle loro spalle si intravedono altre figure che emergono dal buio del fondo: fra esse si individuano Maria Maddalena e santa Marta – immagini simboliche di “vita contemplativa” e “vita attiva” -, gli Apostoli e le Sante Vergini. Dopo il restauro si può finalmente apprezzare a pieno l’articolata composizione creata da Battistello Caracciolo che genera uno spazio denso di figure pervase dal chiarore di una luce radente o immerse nella fitta penombra su un cielo che ora appare finalmente azzurro. La pulitura delle superfici pittoriche ha quindi evidenziato il modo dell’artista di amplificare il tono rosato degli incarnati e l’intensità del rosso e dell’ocra delle vesti o, al contrario, il rendere sempre più indefinito e cupo lo sfondo della scena. La dinamica dei gesti e la retorica degli sguardi appena recuperata crea un commovente dialogo tra le figure dei Santi e delle Sante che finisce per coinvolgere, in un vibrante percorso ascensionale verso la Vergine, lo sguardo partecipato dello spettatore.