di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – «C’è un voto utile? Sì: è quello dato alla Sinistra». Con queste parole, la parlamentare di Sinistra, Ecologia e Libertà Celeste Costantino ha concluso l’incontro di ieri sera nella sede del partito di Vendola (sita di fronte alla villa comunale), inaugurata per l’occasione.
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Un incontro ricco di contenuti, in cui sono intervenuti il coordinatore di Sel Locride Walter De Fiores, il suo omologo della sezione locrese Antonio Guerrieri, i candidati al consiglio regionale Romina Leotta, Domenico Panetta e Rosario Rocca e, ovviamente, Celeste Costantino, davanti a una sala occupata in ogni ordine di posti e in cui alcuni spettatori sono rimasti in piedi. Tra loro, i maggiorenti del movimento politico LocRinasce Pepà Lombardo, Nicola Monteleone e Pietro Parrotta, il capogruppo in consiglio comunale di “Impegno e Trasparenza-Pd” Antonio Cavo, il membro del coordinamento del Pd della Locride Emanuele Marando.
Guerrieri, nel suo intervento introduttivo, ha subito preso spunto dalla bocciatura, da parte della Corte dei Conti, del piano di riequilibrio finanziario dell’ente presentato in ritardo dall’amministrazione comunale, per auspicare che «Si possa tornare al voto subito, unendo le forze sane del centrosinistra cittadino, per governare bene questa città che dal 2006 ad oggi, quasi ininterrottamente, subisce l’amministrazione incapace da parte dei vari Calabrese e Sainato, che sono un danno per Locri e che hanno compiuto anche atti illegali, come il comizio elettorale in contemporanea a quello della lista avversaria, prima delle Comunali 2013, ha dato contributi per diverse migliaia di euro per eventi immaginari e nella quale non si capisce chi sia il vero sindaco, tanto che per Calabrese ho coniato l’espressione “il viceSainato”».
Guerrieri ha concluso dicendo che «Trasmetto all’onorevole Costantino le copie delle relazioni ministeriali sul Comune di Locri e le denunce fatte al Prefetto dall’opposizione che ha sempre chiesto il rispetto delle regole, salvo essere ridicolizzata e additata da questa maggioranza che sempre rievocare i tempi del Re Sole».
Romina Leotta, presidente del consiglio comunale di Stilo e candidata nella lista “La Sinistra” in quota Idv, dopo essersi complimentata per l’apertura della sezione, ha ricordato la sua attività professionale («Lavoro – ha detto – al servizio dei cittadini e delle imprese») ha aggiunto che «Dobbiamo puntare su un corretto utilizzo dei fondi comunitari per creare sviluppo sociale e occupazione, facendo rete e andando oltre la concezione di chi vede la politica solo come competizione elettorale».
Quindi, ha dato spazio, al suo motto: «Libriamoci – ha detto la Leotta – voliamo alto e andiamo oltre il livello medio della politica attuale» per concludere con un altro spunto programmatico: «E’ necessario, in Calabria, un piano di ammortizzatori sociali che contempli un’adeguata formazione per poter reinserire effettivamente nel mondo del lavoro chi lo ha perso».
Quindi, è stata la volta dell’ex sindaco di Siderno ed ex sub commissario Afor Mimmo Panetta, che ha esordito rivolgendosi ai presenti – forse memore dei suoi recenti trascorsi nel Pd – con l’espressione «amici e compagni», prontamente ripreso dallo storico militante comunista di Bivongi Mario Murdolo, che gli ha detto che «Basta dire solo “compagni”» e si è complimentato coi militanti locresi di Sel, «Che hanno acceso – ha detto – una fiammella di speranza e di coerenza in un mondo di trasformisti. C’è troppa disperazione tra la gente – ha aggiunto – e io ho accettato di candidarmi per ripristinare la politica vera nel territorio, che oggi manca per colpa dei partiti “liquidi”».
«Queste elezioni regionali – ha proseguito – sono un momento d’inizio per avere una presenza diffusa nel territorio della sinistra, della quale c’è bisogno perché la Calabria va cambiata profondamente, e io sono preoccupato per il dopo elezioni, perché non basta vincere, ma ci vuole un cambiamento radicale, e io mi auguro che si possa realizzare davvero, anche se i troppi “salti della quaglia” nella nostra coalizione, da parte di chi fino a ieri stava dall’altra parte, mi preoccupano. Spero – ha concluso – che le “quaglie” vengano messe in gabbia perché non è possibile, tra cinque anni, tornare a parlare dei problemi che da sempre attanagliano la nostra regione».
Quindi, Panetta ha accennato ad alcune priorità programmatiche, dalla bonifica dei territori con un deciso consolidamento dell’assetto idrogeologico, alla raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti, passando per la politica dei gemellaggi («Vi ricordate – ha detto – quando da sindaco di Siderno ci gemellammo con Sasso Marconi?») e dal rilancio del turismo di massa «Come vero volano di sviluppo per l’intero territorio».
Prima di chiudere, Panetta ha detto che «La gente ha bisogno di sinistra ed è stanca del Pd e dei partiti liquidi, ma Sel non si deve ghettizzare sotto un colore, sotto un simbolo, ma deve essere un punto di riferimento reale per la soluzione dei problemi dei cittadini».
Dopodiché ha parlato il sindaco di Benestare Rosario Rocca, definito da Antonio Guerrieri «Tra i principali promotori di questa lista, per il grande impegno profuso», che dopo i ringraziamenti di rito, ha riferito di essere fresco reduce da un incontro che i primi cittadini hanno tenuto col ministro per i Trasporti Lupi, definito da Rocca «L’ennesima passerella, subita da questo territorio. Il ministro Lupi – ha proseguito Rocca – non ha detto nulla ai sindaci, e se non si prendono impegni seri per questo territorio, questo esecutivo sarà l’ennesimo governo antimeridionalista».
Ma nel mirino di Rocca ci sono anche AssoComuni locridea «incapace – ha detto – di rappresentare il territorio nell’affrontare i grandi problemi che lo attanagliano» e la Regione «Assente perché non ha saputo spendere i soldi pubblici per combattere il dissesto idrogeologico» e anche alcuni alleati del centrosinistra.
Rocca all’inizio non lo nomina espressamente, ma ogni riferimento al Pd sembra espressamente voluto. «Smettiamo di mettere il cappello – ha detto – sulla disperazione dei lavoratori precari. Il decreto di stabilizzazione viene fuori a una settimana dal voto: segno che qualcuno lo vuole utilizzare come spot elettorale, magari proprio chi si è sempre dimenticato dei precari, mentre noi siamo stati sempre al loro fianco. Il Pd – ha proseguito, facendo stavolta un riferimento diretto – chiedeva aiuto a noi su questi temi. Ora abbiano la decenza di tacere».
Il primo cittadino di Benestare ha aggiunto che «C’è bisogno di Sinistra, altrimenti il Pd rischia di essere travolto negli inciuci, e se Oliverio ha detto no a chi, da Roma, premeva per una riproposizione in Calabria dell’alleanza di governo, è merito nostro».
Anche Rocca ha fatto qualche cenno alle priorità programmatiche.
«Cooperative sociali ci vogliono, invece di finanziare le discariche e un deciso “no”, come quelli sempre detti da Sel, alla centrale a carbone di Saline. Molti finanziamenti ottenuti dal mio comune – ha proseguito – li abbiamo chiesti e ottenuti direttamente al ministero, perché la Regione Calabria in quest’ambito ha fatto solo clientele».
Prima delle conclusioni da parte di Celeste Costantino, Antonio Guerrieri ha detto che la sede appena inaugurata «Vuole essere un punto di riferimento non solo per i militanti di Sel ma anche di cittadini e associazioni politiche parallele», mentre il già citato Mario Murdolo ha compiuto un intervento di appassionato sostegno a Romina Leotta «Che conosco e che stimo – ha detto – perché penso che bisogna votare persone che si vedono e si conoscono tutti i giorni, e quando vedo chi mi propone di votare, ad esempio, Seby Romeo, rispondo “Chi è Seby Romeo?”».
Celeste Costantino, è partita da lontano per andare lontano.
E’ partita dagli anni in cui era una ragazzina figlia di una famiglia monoreddito che frequentava la sezione di Rifondazione Comunista nel quartiere reggino “Sbarre”.
«Non era – ha detto – solo una sezione di partito, ma un presidio di buona politica per dare aiuto concreto alla gente, che ci chiedeva suggerimenti anche su piccole cose. Oggi, dove c’era quella sezione che poi venne chiusa c’è un centro scommesse. Segno emblematico dei tempi».
Dopo questo flasback negli anni ’80 «In cui – ha detto – sono cresciuta in una famiglia che mi ha trasmesso valori e priorità, e uno stile di vita sobrio» la Costantino ha compiuto una riflessione sull’espressione – abusata – «di politica intesa come capacità di stare tra la gente». «A noi non basta questo – ha detto – non siamo come la destra o i populisti alla Grillo. Noi dobbiamo farci carico delle istanze e risolvere i problemi della gente, senza mai farci prendere dalla pigrizia del potere. Ecco perché – ha proseguito – invito tutti voi a essere sentinelle di democrazia, anticorpi capaci di stimolare l’attività di chi viene eletto perché non vanno mai firmate deleghe in bianco».
Quindi, la parlamentare ha tracciato un profilo sintetico dei tre candidati al consiglio regionale.
«Panetta – ha detto – rappresenta l’esperienza e io sono contro il concetto di rottamazione, perché si rottamano le cose, non le persone; Rocca rappresenta l’impegno costante nelle istituzioni e nel partito, e la Leotta rappresenta la diversità, perché io so quante difficoltà e quante diffidenze incontra una giovane donna quando fa politica».
Nel ricordare l’impegno parlamentare di Sel per la Locride, la parlamentare ha citato «L’interrogazione parlamentare sull’ospedale di Locri, e il governo dovrà rispondere sulle responsabilità, così come dovranno fare la Regione, il Comune e la Commissione Parlamentare Antimafia»; l’interpellanza sulla gestione dei rifiuti e la questione relativa alla stabilizzazione degli Lsu-Lpu «Ce l’abbiamo fatta – ha detto – coinvolgendo nella battaglia per la stabilizzazione anche alcuni parlamentari del Pd, ma è una magra consolazione».
Già, i rapporti col Pd.
La Costantino ha parlato di «Contraddizione tra la nostra opposizione in Parlamento e l’alleanza col Pd alla Regione Calabria: noi siamo contro il Jobs act perché si regredisce in termini di diritti, altro che “cambiare verso”, ma in Calabria siamo alleati vigili, e pronti ad abbandonare la coalizione in caso di inciuci post elettorali col Nuovo Centrodestra».
Ancora sull’impegno parlamentare: «Siamo piccoli come gruppo, ma facciamo molto. Sulla questione del miliardo e trecento milioni di euro nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, si è fatto un gran baccano. Ci hanno spiegato che sono finiti là per errore. E allora – ha aggiunto – provvedano a eliminarli da quella voce e ci dicano come verranno spesi».
E poi «Io sono stata prima firmataria di una proposta di legge tale da destinare il 3% delle risorse confiscate alla mafia per il diritto allo studio, pari al doppio di quanto stanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Oggi è legge dello Stato, perché tutti sono stati costretti ad approvarla per fare vedere da che parte stanno».
Prima di chiudere, Mimmo Panetta ha preannunciato una manifestazione col leader nazionale di Sel Nichi Vendola, programmata per giovedì a Siderno.
Vi lasciamo alle dichiarazioni rese da Rocca, Leotta e Costantino al microfono del nostro Enzo Lacopo:
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