(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Sono stati presentati questo pomeriggio al Pala Cultura, i candidati del Partito Democratico delle imminenti (manca oramai una settimana) elezioni regionali, in corsa per uno scranno a Palazzo Campanella. Un incontro organizzato dall’osservatorio politico culturale “Spazio Aperto” dal tema “Un impegno per la Locride”.
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A moderare i lavori, il giornalista di Reggio Tv Enzo Romeo che, prima di dare avvio al confronto con i 5 candidati Romeo, Idone, Giordano, Bombardieri e Irto (assenti Mimmo Battaglia, Maria Stella Ciarletta), ha letto il contenuto di un documento stilato da Spazio Aperto concernente l’attuale situazione della Locride lasciata ai margini dalla politica, invitando ciascun candidato ad adottare un impegno morale per il comprensorio (a partire ad esempio, dal potenziamento dell’ospedale di Locri e delle infrastrutture come l’adeguamento della strada 106) “per riaccendere il sentimento di speranza nel comprensorio”.
A fare poi i suoi saluti il sindaco Giovanni Calabrese che, nel ringraziare Spazio Aperto e in primis il suo fondatore Pino Mammoliti (nonchè consigliere di minoranza del gruppo “Impegno e Trasparenza-Pd) definendolo <<Mio affettuoso rivale che insiste ad evidenziare le criticità della Locride”, ha invitato i 5 candidati a prestare maggiore attenzione per la Locride e le sue problematicità, dopo lo scarso interesse del vecchio governo di centrodestra.
E a proposito di scelte sbagliate compiute dalla politica, il primo cittadino ha comunicato che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo aver risposto positivamente al suo ancorato appello a visitare il nosocomio locrese (visita fissata a lunedì 17 novembre) prendendo atto delle gravi conseguenze in cui versa, in cui alla stessa si era chiesto anche di non essere accompagnata da nessun consigliere regionale uscente perchè <<Con il loro comportamento responsabili del degrado e abbandono dell’ospedale e della sanità sul territorio>>, a quanto pare non verrà <<Chiuse le urne- ha chiosato Calabrese- finisce tutto. Il mio appello è invertire la rotta, la Locride sta morendo, questa è l’ultima speranza per il nostro territorio, i nostri figli rischieranno di non avere alcun futuro>>.
La parola poi al fondatore di Spazio Aperto Pino Mammoliti (presenti in sala per il movimento anche Nicola Frammartino, Bruno Grenci, Attilio Tucci e Elisabetta Cannizzaro) che, dopo aver espresso la sua gratitudine ai compagni di Spazio Aperto e ai candidati presenti che si ritrovano ad essere una squadra al 90° minuto, ha ricordato la convention del candidato governatore Mario Oliverio tenutasi qualche giorno fa nella Locride, in cui <<C’erano presenze che galvanizzavano negli anni precedenti Scopelliti. Oggi la moda più diffusa è avere la tessera Pd e Centro Democratico. La politica deve essere un servizio, altrimenti perderemo ancora una volta anche questo treno. Ecco perchè chiediamo un voto convinto e sostenuto per i sette candidati del Pd che mettono la loro faccia e la loro generosità. A chi verrà eletto, chiedo che non cambi casacca perchè la mancata autorevolezza ha messo in ginocchio la Locride. La politica va ben oltre, chiediamo ai candidati di dare le giuste risposte a chi per l’ultima volta darà ancora fiducia al Partito Democratico>>.
Da qui, sono poi succeduti i singoli interventi degli aspiranti consiglieri regionali, che al parterre ha delineato quello che sarà il proprio impegno a servizio del territorio. Il primo è stato Sebi Romeo che non potendo prescindere ad elencare le criticità della Locride, non ha potuto non citare l’intimidazione subita dal procuratore di Locri Ezio Arcadi <<Un gesto-ha detto- che sfregia la Locride, la Locride è in totale dissenso dalla ‘ndrangheta e le sue manifestazioni. Il Pd rifiuta ogni genere di violenza e ritiene che debba essere estirpata in ogni dove>>.
Domenico Idone (tra l’altro anche sindaco di Campo Calabro), è partito da un ragionamento, ovvero da dati numerici che nel caso della Calabria, negli ultimi 20 anni sono di gran lunga peggiorati, constatando come la Regione sia in credito con il resto d’Italia e come le macerie non siano da addebitare a gli ultimi 5 anni di governo <<La classe poltica con qualche eccezione di questi ultimi 20 anni, ha miseramente fallito. La nuova classe dirigente deve essere onesta, capace e libera>>.
Indicatori negativi poi ripresi dal candidato Giuseppe Giordano (e consigliere regionale uscente), non solo sul piano della legalità (come ha dimostrato l’ultimo rapporto Svimez), con una situazione di allarme rosso estesa anche sul versante del precariato, cui i livelli di emergenza sono sempre più in crescita.
Vincenzo Bombardieri (unico locrideo in corsa nella lista Pd) ha spiegato nel suo intervento, cosa abbia significato la sua candidatura, ovvero, un fatto politico perchè il Pd ha riconosciuto nella lista un amministratore locale che non ha intenso rappresentare solo sè stesso ma un’esperienza amministrativa che investito sulla Locride importanti risultati (il riferimento al sistema di differenziata porta a porta a Roccella Jonica) che <<Sono sotto gli occhi di tutti. Il Pd utilizza l’etica degli amministratori locali>>.
Per Nicola Irto (ex vicesegretario regionale del partito), a fallire non è stato solo l’ex governatore Scopelliti ma anche Loiero nel 2005 <<Se si vuole investire sulla Calabria, dobbiamo avere una classe politica autorevole; solo così eviteremo di commettere gli errori del passato.Questa volta non ci sarà un’altra occasione>>.
Nel corso dell’incontro si è poi aperto un dibattito o meglio, questa volta, sono stati i comuni cittadini a rivolgere delle specifiche domande ai candidati. C’è stato chi come un cittadino di Siderno, ha chiesto loro cosa intenda fare sul problema del cattivo odore dell’impianto di separazione dei rifiuti di contrada San Leo; chi come Angelo Rossino (presidente dell’Associazione Articolo32 Calabria) ha chiesto come intendano procedere sull’istituzione del registro tumori dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria presso l’Osservatorio Epidemiologico; Calabrese invece, ha chiesto le priorità programmatiche sui settori sanità e rifiuti; diretto il militante democrat di Caulonia Bruno Grenci quando ha chiesto <<Ve la sentite di dire che rifiuterete i voti della ‘ndrangheta>>? e <<Cosa farete per le classi indigenti e i servizi sociali>>?
Nicola Irto ammettendo di non conoscere la situazione dell’impianto di contrada San Leo, ha auspicato di volerlo visitare prima del 23 novembre.<<Sulla questione dei servizi sociali- ha continuato- la Regione può legifereare e creare un sistema democratico di valutazione. Dobbiamo chiedere interventi strutturali di medio lungo periodo. Sulla sanità, chi ha governato negli ultimi 10 anni sta fuori alla porta>>.
Per Bombardieri è necessario dare competitività alla Regione e far crescere il suo brand puntando su risorse locali come l’ambiente <<Questo deve essere il futuro della Locride della Provincia. Dobbiamo cambiare la politica nella Provincia, la politica usando le parole di Oliverio, è malata. Il Pd deve diventare il partito del cambiamento. Da questo e dalla sanità dobbiamo partire, specie nelle zone più lontane dall’ospedale. Mentre sul caso San Leo, bisogna costituire a Cosenza degli impianti>>.
E ancora Giordano che rispondendo a Grenci ha espresso letteralmente di ripudiare i voti della ‘ndrangeta (pensiero condiviso anche dagli altri candidati); sui rifiuti ha focalizzato la sua attenzione sulla ristrutturazione degli impianti <<Anche se- ha affermato- non basta. Sulla sanità invece, occorre attuare il registro tumori la cui delibera per la sua costituzione è ferma dal 2010. La sanità non deve essere un luogo di lottizzazione politica come lo è stato fino ad ora>>.
Per Idone, il nuovo governo dovrà individuare la nuova direzione di marcia e i punti di forza sui quali dovrà puntare la Calabria dovranno essere le risorse naturali.
Infine, è stata la volta di Sebi Romeo il cui regionalismo calabrese a suo dire è decaduto perchè <<Non ha legiferato e programmato sulla riforma degli enti locali e le autonomie; sui servizi sociali propongo le crescita delle risorse>>. Mentre su sanità trasporti e lavoro, per il segretario provinciale del Pd <<La Calabria ha pagato e pagherà ancora i danni di Scopelliti e Stasi, su questo Oliverio ha detto no. La lista del Pd ha al suo interno persone che hanno alle spalle delle storie coerenti con il nostro progetto politico>>.
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