DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEI CARABINIERI DEL GRUPPO DI LOCRI
Con gli arresti di stamane, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno chiuso il cerchio intorno ai responsabili di due rapine in abitazione. La prima fu commessa il 23 marzo 2013 ai danni di una 88enne di Caulonia, la seconda il 9 ottobre 2012, quando vittima fu una vedova 73enne.
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In particolare, alle prime ore del mattino di oggi, a Roccella Jonica e a Caulonia Marina, i militari dell’Arma, con il supporto di personale del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri, dottoressa Caterina Capitò, nei confronti di Fazzalari Ilario,29enne di Caulonia Marina,e Niciforo Libero, 47enne di Roccella Jonica, poiché indagati – a vario titolo – per concorso in rapina aggravata in abitazione e cessione continuata di sostanze stupefacenti.
Gli odierni provvedimenti restrittivi (il primo in carcere, il secondo agli aresti domiciliari) traggono origine dalle indagini avviate a seguito della rapina consumata a Caulonia, il 23 marzo 2014, nei confronti di una 88enne del luogo, nel corso della quale quattro uomini, con viso travisato da passamontagna, introdottisi nell’abitazione dell’anziana donna, dopo averla immobilizzata a terra e minacciata con un coltello, le hanno asportato diversi monili in oro, 500 €uro in contanti e una carta bancoposta. Nella circostanza, fondamentali furono le immagini di una telecamera posizionata nei pressi del locale Ufficio Postale, grazie alla quale venne riconosciuto D’Agostino Domenico, un 40enne della zona, mentre tentava di prelevare da quello sportello creditizio (nel corso della rapina si era impossessato anche del codice PIN della tessera della malcapitata), nonché le dichiarazioni di un commerciante titolare di un negozio di “Compro Oro” presso cui D’Agostino Damiano, 28enne (fratello del citato Domenico) aveva tentato di rivendere gli oggetti preziosi asportati con violenza pochi minuti prima. Grazie a questi dati informativi, di conseguenza, il G.I.P. di Locri, l’11 aprile 2013, quindi pochi giorni dopo i fatti, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli D’Agostino, poi condannati, il 31 maggio scorso, con sentenza definitiva del G.U.P. presso il Tribunale di Locri, rispettivamente, a 2 anni, 10 mesi e 5 giorni di reclusione e 2 anni, 5 mesi e 27 giorni di reclusione.
Le successive indagini dell’Arma, proseguite sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri, Dottoressa Rosanna Sgueglia, validate da una fitta rete di riscontri e attività tecniche, hanno permesso di raccogliere quei gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza che hanno portato il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Locri, Dottoressa Caterina Capitò, a emettere a carico sia del Fazzalari, sia del Niciforo l’odierna misura cautelare. Nello stesso contesto, è stato appurato inoltre che il Niciforo:
−in concorso sempre con i fratelli D’Agostino, avrebbe commesso, in Roccella Jonica, un’ulteriore rapina ai danni di un’altra vedova 73enne, utilizzando un modus operandi del tutto simile a quello dell’incursione a casa della sfortunata anziana di Caulonia. Nella circostanza, il 9 ottobre 2012, a notte fonda (erano le ore 00:45), i tre uomini, anche in questa circostanza con il viso travisato da passamontagna, dopo essersi introdotti nell’abitazione della vittima, l’hanno minacciata con un coltello, facendosi consegnare diversi monili in oro e 4.000,00 euro in contanti;
−nel corso del 2012, in più occasioni avrebbe ceduto a D’Agostino Damiano varie dosi di cocaina, per un totale di 20 grammi e un importo complessivo di 1.500,00 euro.