Sit-in di protesta sabato prossimo, 14 ottobre, a Roccaforte del Greco, a partire dalle ore 10, in piazza Sgrò <<In uno dei paesi più colpiti dal provvedimento della giunta, ormai rimasto senza scuole e con la più vicina a trenta chilometri di distanza – afferma il sindacato – non si riesce a capire la fretta del presidente Occhiuto che ha voluto approvare gli indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa invece di rinviare il tutto all’approvazione definitiva del decreto sugli organici che, è propedeutico all’approvazione degli indirizzi per il dimensionamento>>.
di Antonio Baldari
L’Unione Sindacale di Base Calabria, per quanto attiene al comparto “Scuola”, continua ad essere attivo in giorni come questi di particolare fervore e dopo avere messo nel mirino la questione avente riguardo al conseguimento delle abilitazioni, dei crediti formativi e le varie forme di reclutamento del personale scolastico; quest’oggi è la volta del cosiddetto “Piano di dimensionamento scolastico” che, in ossequio alle nuove norme stabilite dal Governo centrale romano, vedrà la Calabria soccombere di circa ottanta istituti, particolarmente nelle province di Cosenza e di Reggio Calabria: una vera e propria bastonata che, a partire dal prossimo anno scolastico 2024/2025, vedrà la soppressione di diverse scuole e dei relativi dirigenti scolastici con annesse segreterie ancorché il ministro Valditara si sia affrettato a precisare che <<Gli edifici scolastici non saranno chiusi e gli studenti continueranno ad andare a scuola dove sono sempre andati>> – ha asserito il numero uno di viale Trastevere, sia pur ammettendo l’epurazione benché “soltanto”, si fa per dire, di carattere amministrativo.
Ma i posti di lavoro si perderanno ugualmente, e non saranno “quisquilie e pinzillacchere”, come amava dire il buon Totò, ed è per questo che l’Usb calabrese, con una nota diramata in data odierna, decide di scendere in piazza contro tale situazione sabato prossimo, 14 ottobre, a Roccaforte del Greco, in piazza Sgrò, a partire dalle ore 10, per una forte mobilitazione sociale, perché <<Non si riesce a capire la fretta del presidente Occhiuto che ha voluto approvare, in silenzio, il 21 luglio 2023 gli indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa, quando ancora il decreto di definizione degli organici dei DS e dei DSGA non ancora definitivamente approvato, invece di rinviare il tutto all’approvazione definitiva del decreto sugli organici che è propedeutico all’approvazione degli indirizzi per il dimensionamento – scrive il sindacato di base – perché la vicepresidente, Princi, che ha contribuito a dare lustro al liceo “Da Vinci” di Reggio Calabria con progetti didattici sull’educazione alla legalità, con corposi convegni e incontri sullo stesso tema, con una mole di progettazioni didattiche su varie ed interessanti tematiche, non ha pensato di suggerire il rinvio della prematura decisione di approvazione del dimensionamento, così come ha fatto la regione Toscana, in data 7 agosto 2023, con deliberazione n° 285? La Giunta non poteva non sapere che, come stabilito da ben due sentenze delle Corte Costituzionale (n° 2000 del 2009 e 147 del 2012), il dimensionamento della rete scolastica è competenza regionale e può essere deliberato dopo l’approvazione del decreto degli organici dei DS e dei DSGA>>.
Affermazioni molto chiare e per certi versi durissime, posto che l’azione governativa, a guida Occhiuto, è stata fin troppo solerte, a parere dell’Usb Calabria, causando non pochi danni all’Istruzione calabrese anche perché <<Rinviare non voleva dire non approvare il dimensionamento bensì avere più tempo a disposizione per coinvolgere tutti gli attori trovando risposte positive per la Calabria, così come già fatto da tempo da altre Regioni italiane per quanto attiene il reale diritto allo studio degli alunni dei comuni montani, delle aree geografiche con rarefazione di insediamenti abitativi – riprende l’Usb Calabria – per tutelare le minoranze linguistiche; per combattere il disagio e la dispersione scolastica; per avere un sistema del trasporto scolastico legato all’offerta formativa. La Giunta ha voluto ridurre drasticamente i plessi montani considerando plesso <<montano quello che si trova almeno a 10 Km da un PES che eroga la medesima offerta formativa>>, non tenendo conto della percorribilità delle strade. Viene da pensare che la Giunta sia caduta nella logica del parlare molto e dell’agire poco.
In conclusione, per i motivi sopraesposti e per tanto altro ancora <<USB è convinta che ognuno ha il diritto di manifestare con la parola il proprio pensiero, rispondendo ovviamente delle eventuali conseguenze, e di portare, democraticamente, nelle piazze il proprio dissenso e le proprie proposte – epiloga Usb Scuola Calabria – anche attraverso un’azione di sciopero, se necessario. Si vuole partire con un sit-in a Roccaforte del Greco giacché è uno dei paesi più colpiti dalle misure adottate in seguito ai vari dimensionamenti scolastici, ormai rimasto senza scuole>>.