Essi andrebbero a collocarsi alla voce “speculazione”, come una sorta di rituale che bisogna celebrare sempre e comunque a danno dell’Italia, e dei suoi, già abbastanza vessati sudditi; sorge comunque il dubbio che possa essere ancora una volta chi voglia approfittarsi del delicato momento che si vive un po’ ovunque, dei soliti “poteri forti” ed apparati più o meno trasversali della finanza mondiale che agitano i fili degli Stati dietro le quinte, assestando colpi bassi all’economia delle famiglie già duramente provate.
di Antonio Baldari
Un inaspettato aumento, di quelli che “puntualmente” scattano allo scoppiar di una guerra nel mondo: è quello che nel breve periodo avrà riguardo a luce e gas, ossia quei prodotti energetici di più vasto consumo che, ad orologeria, schizzano all’insù nel momento in cui scoppia un conflitto di quelli che vedono l’Italia particolarmente coinvolta.
Stavolta, però, la guerra è deflagrata in Medio Oriente tra Hamas ed Israele ed è, al momento, una guerra abbastanza circoscritta a due fazioni in campo, ancorché si possa vedere la discesa in battaglia di più soggetti belligeranti, stando, ad esempio, a quanto dichiarato dall’Iran che ha minacciato ritorsioni verso Israele; naturalmente, ci sono gli Stati Uniti dandole e promettendole un po’ a tutti, com’è nel loro dna lo scagliarsi contro qualcuno perché, senza la guerra e il fare a botte, non sanno starci.
Più defilata la Federazione Russa benché il malefico ghigno di Putin lo si senta risuonare a migliaia di chilometri di distanza perché, a lui, questa contrapposizione fa comodo, molto comodo per collocarsi sempre nella posizione migliore sullo scacchiere internazionale; e l’Italia? Come sempre si accoda, del resto altrimenti non può fare quantunque il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si dia sempre molto da fare per potere farsi vedere nei consessi che contano, cercando di far contare maggiormente il Paese: di certo, la Nazione paga sempre dazio posto che, come anzidetto, le tariffe di luce e gas segneranno dei cospicui aumenti.
Che andrebbero a collocarsi alla voce “speculazione”, come una sorta di rituale che bisogna celebrare sempre e comunque a danno dell’Italia, e dei suoi, già abbastanza vessati sudditi; sorge comunque il dubbio che possa essere ancora una volta chi voglia approfittarsi del delicato momento che si vive un po’ ovunque, dei soliti “poteri forti” ed apparati più o meno trasversali della finanza mondiale che agitano i fili degli Stati dietro le quinte, assestando colpi bassi all’economia delle famiglie già duramente provate.
A tale riguardo, sorge spontanea la domanda: alla luce di quanto sta accadendo il Governo centrale in carica vorrà prorogare le misure di contenimento dei costi per le famiglie, e quindi i relativi bonus per luce e gas? Come sempre tocca ai posteri l’ardua sentenza.