C’è poco ormai da dire, tanto più con questi inviti, sia pur efficaci, ma che richiedono un’azione molto più incisiva anche quaggiù in terra posto che il Dio che ad ogni latitudine e longitudine si prega può anche essere stufo delle reiterate richieste degli uomini quando poi sono effettivamente loro a doversi muovere, concretamente, e non attendendo la seconda “manna dal cielo”. O piuttosto quel Suo, salvifico, intervento quando in realtà siamo stati noi a ridurci così, con tutte le nostre ipocrisie; le nostre malvagità; i nostri egoismi e tutto ciò che ha avvelenato il nostro vivere di ogni giorno che ormai non regge più.
di Antonio Baldari
Tutti lo vogliono e tutti se lo pigliano: è il “digiuno”, quella pratica tutta personale e personalizzata a cui sono stati invitati tutti indistintamente per potere intercedere presso il buon Dio, con la preghiera, affinché “tacciano le armi”; tale atteggiamento mai fu tanto distaccato da parte di tutti i capi delle religioni esistenti al mondo!
Eh già perché tutti indistintamente se ne lavano ancora pilatescamente le mani proprio perché la preghiera è qualcosa di molto personale ed intimo che non v’è bisogno di alcun invito per rabbonire il buon Dio affinché stenda la sua mano fin laggiù, nel buio pesto del cuore dell’Uomo; piuttosto ciò che va fatto sta nell’azione socio-politico-religiosa di tutti i capi delle religioni esistenti al mondo e, semmai, di tutte le nazioni.
C’è poco ormai da dire, tanto più con questi inviti, sia pur efficaci, ma che richiedono un’azione molto più incisiva anche quaggiù in terra posto che il Dio che ad ogni latitudine e longitudine si prega può anche essere stufo delle reiterate richieste degli uomini quando poi sono effettivamente loro a doversi muovere, concretamente, e non attendendo la seconda “manna dal cielo”.
O piuttosto quel Suo, salvifico, intervento quando in realtà siamo stati noi a ridurci così, con tutte le nostre ipocrisie; le nostre malvagità; i nostri egoismi e tutto ciò che ha avvelenato il nostro vivere di ogni giorno che ormai non regge più, visto che dobbiamo essere noi, e soltanto noi!, a muoverci più sollecitamente, dando vita ad azioni concrete, nel tempo e nello spazio, e che siano anche e soprattutto durature sotto l’aspetto diacronico e sincronico.
Com’è noto la guerra appartiene a satana, al principe del male, a colui che decisamente punta alla destabilizzazione del genere umano in special modo attraverso un altro dio, che è quello del lucro, del guadagno, degli interessi elevati al triplo zero percentuale: il dio denaro, che è tutto ciò che sta pervadendo e corrodendo, con metastasi sempre più invasive, il cervello e la mente di tutti coloro che in lui vedono la risoluzione di tutti i mali.
Non c’è digiuno che tenga, ahinoi, se ne potranno contare a iosa ma, di fatto, la soluzione più efficace è rappresentata da chi ha il governo delle nazioni in mano, agendo ora, nell’immediato, perché non c’è più tempo da perdere giacché il tempo sta per scadere. Se non è già irrimediabilmente scaduto da…tempo.