Fondatore dei “Pii Operai Catechisti Rurali, altrimenti appellati “Ardorini”, egli nacque a Rogliano il 13 aprile 1888 e, subito dopo avere compiuto 24 anni, venne ordinato sacerdote; nel novembre di due anni dopo egli viene nominato parroco di “Santa Maria Assunta” e decano della Colleggiata della Serra di Montalto Uffugo: qui sviluppa la sua opera missionaria, per oltre mezzo secolo e fino al giorno del Suo Transito al Cielo avvenuto alla vigilia del Capodanno 1970. “Da questo parroco calabrese possiamo imparare il suo modo di portare l’amore di Dio agli uomini del nostro tempo – ha sottolineato monsignor Checchinato nel tracciare un breve profilo del nuovo “Venerabile” – camminando insieme a loro, senza pregiudizi, coscienti che il Signore stesso cammina accanto a noi e ci viene incontro”.
di Antonio Baldari
COSENZA – La Calabria ha un nuovo “Venerabile”: è il sacerdote don Gaetano Mauro, il cui decreto pontificio a firma di Papa Francesco, che ne ha riconosciuto “il grado eroico delle virtù”, è stato presentato pochi giorni fa, nella cattedrale di Cosenza, durante una solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo di di Cosenza-Bisignano; un momento di grande festa e gioia per tutta la Chiesa calabrese, essendo partecipi della cerimonia il clero Cosentino e tantissimi fedeli provenienti dalle parrocchie di alcuni centri quali Cosenza, Montalto Uffugo, Petilia Policastro, Rogliano e San Vincenzo La Costa.
Fondatore dei “Pii Operai Catechisti Rurali”, altrimenti appellati “Ardorini”, avendo quale centro di riferimento a Montalto Uffugo – dove peraltro venne dato vita all’istituto “Don Bosco”, don Gaetano a Rogliano il 13 aprile 1888 e, subito dopo avere compiuto 24 anni, venne ordinato sacerdote; nel novembre di due anni dopo egli viene nominato parroco di “Santa Maria Assunta” e decano della Colleggiata della Serra di Montalto Uffugo: qui sviluppa la sua opera missionaria, per oltre mezzo secolo e fino al giorno del Suo Transito al Cielo avvenuto alla vigilia del Capodanno 1970.
Un momento cruciale nella vita di don Mauro fu senz’altro l’incontro avuto con Papa Paolo VI che lo incoraggiò a rendere molto più fruttuosa la sua opera missionaria non soltanto in Italia ma anche all’estero dove poi, nel corso degli anni, i padri Ardorini si sono stabiliti in nazioni quali il Canada, la Colombia, l’India e la Tanzania; poco più di vent’anni fa gli stessi Padri fecero avviare tutte le procedure utili al processo diocesano per la causa di canonizzazione, che è stata conclusa nel 2012.
《Da questo parroco calabrese possiamo imparare la “fantasia pastorale” per portare l’amore di Dio agli uomini del nostro tempo – ha luminosamente sottolineato monsignor Checchinato nel tracciare un breve profilo del nuovo “Venerabile” – camminando insieme a loro, senza pregiudizi, coscienti che il Signore stesso cammina accanto a noi e ci viene incontro”; dello stesso tenore il messaggio padre Francesco Maria Ricci, postulatore del processo di canonizzazione, che nel soffermarsi su don Gaetano Mauro ha asserito come “Egli aveva fatto suo il motto “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù”, volendo operare in maniera concreta per l’attuazione dei principi di giustizia sociale a favore dei più poveri》.