di Adelina B. Scorda
BENESTARE – La campagna elettorale volge al termine e anche il nostro ciclo di interviste ai candidati consiglieri regionali. Oggi è il turno del sindaco di Benestare Rosario Rocca, candidato con la lista “La Sinistra con Speranza” che appoggia la candidatura a presidente di Mario Oliverio.
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Perchè ha scelto di candidarsi con questa lista e in questa coalizione?
«Capisco che in tempi di trasversalismi, la discrezionalità personale e le operazioni di calcolo dei candidati nella scelta della collocazione politica passano ormai come un fatto normale, legittimo. Io, che che della Politica ho un’idea alta, rifiuto tali logiche. Quindi Le rispondo che mi sono candidato con Oliverio perché sono di sinistra e con la lista “La Sinistra” perché SEL è il mio partito. Punto».
E’ più importante, per lei, il rinnovamento della classe politica o l’esperienza e la competenza?
«Sono importanti entrambe. E l’una non esclude l’altra. Perché il rinnovamento non è sempre un fatto anagrafico e l’esperienza e la competenza non sempre derivano da trent’anni di carriera politica. Il rinnovamneto credo sia figlio della capacità e dalla volontà di ascoltare e interpretare le speranze e le aspettative della gente e dei territori. La competenza, invece, ha a che fare con l’ambizione di dare forma e concretezza a quelle speranze e a quelle aspettative»
La sua priorità programmatica.
«Le priorità mie, della mia lista e del centrosinistra sono diverse. Noi vogliamo cambiare la Calabria, che significa qualcosa di più di un’opera pubblica da sbandierare la prossima campagna elettorale. Il nostro programma è una sintesi lucida di cambiamento. Sanita’, Scuola Pubblica, Ambiente, Infrastrutture e Politiche sociali sono gli ambiti di intervento più importanti. Ma se devo proprio indicarne una, non posso non mettere al primo posto “Il reddito minimo di sopravvivenza”. Siamo gli unici ad averne parlato e per perseguire questo obiettivo siamo disposti a fare ogni sforzo necessario. Certo la Regione da sola non può farcela, ma insieme al Governo e destinando parte dei fondi comunitari riteniamo si possa riuscire. Ritengo che garantire ad ogni cittadino che non abbia un salario un reddito minimo per andare avanti sia la misura più urgente da intraprendere. Almeno se vogliamo cambiare la Calabria partendo dalla libertà e dalla dignità dei calabresi».