SANT’ILARIONE – Motivi di interesse Naturalistico: La particolarità, una tra le tante, è legata all’affascinante unione di colline, monti e cascate in un intreccio naturale che non può che estasiare chiunque la visiti. Nelle zone montuose delle Serre calabre si raggiunge un’altezza massima di 1241 metri, e dove troviamo una flora ricca di lecci, castagni, abeti e pini. Degradando verso la collina troviamo la tipica macchia mediterranea, mentre sulla costa un terreno argilloso da una parte e con agrumeti dall’altra. Il territorio è attraversato dalle fiumare Allaro, Amusa e Precariti.
Motivi di interesse Religioso: L’Eremo di Sant’Ilarione, struttura di fondazione tarda bizantina che fu intitolata al culto del santo di Gaza dai monaci greci arrivati in Calabria nei secoli VIII-X nel cui interno sono conservati la statua in legno di Sant’Ilarione, un dipinto ad olio della Madonna col Bambino del ‘600, un dipinto del Beato Pietro e altre opere. Sant’Ilario Abate fu dichiarato protettore di Caulonia nel 1629 dal vescovo Carlo Pinto di Nicotera delegato di Papa Urbano VIII.
Motivi di interesse Storico: Cerchi un luogo che ti faccia staccare dalla routine quotidiana? Sei nel posto giusto. L’Eremo di Sant’Ilarione sorge su uno sperone di roccia che si insinua in un’ansa della fiumara Allaro, precisamente sul territorio di San Nicola, una frazione di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria. Il complesso monastico presenta caratteristiche architettoniche tardo-medioevali che si possono facilmente ricondurre al monachesimo medioevale bizantino fortemente radicato nel territorio. Il Santo avrebbe, secondo la tradizione, trascorso gli ultimi anni della sua esistenza in questi luoghi: da qui l’origine del culto e dell’eremo a lui dedicato.
Descrizione: Il percorso agevole e raramente frequentato, permette di conoscere uno degli angoli più belli del territorio. Dopo aver lasciato il ponte di Agromastelli si scende verso la fiumara Precariti e ci immettiamo sulla pista del sentiero del Cammino della Fede, si percorre per qualche Km il greto del fiume nell’imbocco del Torrente Angri, si sale per un centinaio di metri e siamo al ponte storico di Campoli. Ci sono diversi terreni coltivati a vigneto, inoltre qui inizia la sua lunga discesa verso il mare del torrente Precariti. Si prosegue sulla strada asfaltata e dopo circa 1 Km siamo all’incrocio di Santo Todaro, ancora un centinaio di metri e raggiungiamo quindi la strada provinciale che attraversa sia Calatria che il vallone di Calatria che fiancheggia la strada, imbocchiamo ora il vallone ghiaioso e lo seguiamo a sinistra continuando a scendere mentre vediamo sfilare sulla nostra destra il borgo di Calatria. Anche il contesto rurale delle frazioni è interessantissimo: inoltrandosi nel cuore di questo territorio la vista offre vedute naturalistiche di incantevole bellezza, con paesaggi collinari dove si possono distinguere i vigneti e tutta la vegetazione tipica della macchia mediterranea. Al ponte si svolta a sinistra immettendoci in una strada di ghiaia dopo circa 1 Km raggiungiamo il ponte di San Nicola. Superato il ponte si scende sulla sterrata che ci porta al Convento incastonato tra le aspre montagne ricoperte di fichi d’India, alberi di cipressi, ulivi, aranci, e accompagnato dalla voce del fiume che scorre sotto. Qui sorge l’Eremo di Sant’Ilarione. La chiesetta, in pietra chiara, sul cui fianco sinistro è miracolosamente aggrappato un ulivo, è semplice al suo interno, ma forte di spiritualità. Oltre la Chiesa non è possibile visitare altro. Resta comunque il fatto che in luoghi come questi, è stata vitale la dottissima Calabria, che pochi conoscono, vale a dire quella forgiata dai monaci basiliani.