di Gianluca Albanese
MAMMOLA – Una seduta consiliare tutto sommato breve e celere, quella che si è tenuta questo pomeriggio nella sala di palazzo Ferrari, per lo più incentrata su questioni tecniche, strettamente legate all‘assestamento del bilancio di previsione dell’esercizio corrente. Tuttavia, non sono mancate le stilettate tra la maggioranza e una parte dell’opposizione, quella rappresentata dal gruppo “Per il cambiamento”, capeggiato dal segretario del circolo cittadino del Pd Nensi Spatari.
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Dopo l’approvazione unanime del nuovo schema di convenzione per la gestione associata della stazione unica appaltante, si è proceduto alla ratifica della delibera di giunta numero 74, adottata in via d’urgenza lo scorso 3 ottobre.
Una delibera che ha riguardato alcune variazioni di somme da un capitolo all’altro del documento contabile per permettere, tra l’altro, la liquidazione dell’integrazione per i lavoratori Lsu-Lpu del Comune fino alla fine dell’anno, come ha spiegato il sindaco Antonio Longo.
Dai banchi dell’opposizione, il capogruppo di “Per il cambiamento” Nensi Spatari ha premesso che «Siamo assolutamente favorevoli al riconoscimento della liquidazione dell’integrazione ai lavoratori Lsu-Lpu e ai voucher per i lavori accessori, oltre che alle relazioni necessarie al nuovo Piano Strutturale Associato. Tuttavia – ha proseguito la Spatari – votiamo contro la ratifica della delibera per coerenza tecnica e politica, visto che lo scorso 8 settembre votammo contro l’approvazione del bilancio di previsione».
Il capogruppo Spatari ha chiesto e ottenuto dal segretario comunale che questa sua premessa fosse messa a verbale, anche se va detto che il segretario ha in un paio di occasioni ricordato al capogruppo che «Il voto odierno non riguarda il merito della delibera quanto l’urgenza con la quale è stata realizzata».
Diversa la posizione del leader dell’altro gruppo di minoranza (“Patto per Mammola”) Bruno Romeo, che ha detto che «Anche noi votammo contro il bilancio di previsione 2014, ma vivendo quotidianamente la situazione degli Lsu-Lpu che spesso non hanno nemmeno i soldi per comprare la merendina ai figli e che aspettano l’integrazione come la manna dal cielo, vista la situazione di crisi, non possiamo che votare a favore della ratifica della delibera».
La ratifica, dunque, è passata con i voti di tutto il civico consesso e l’opposizione del capogruppo Spatari.
Quindi, si è votata la modifica del programma triennale delle opere pubbliche, vista la sopravvenienza di alcuni finanziamenti per altrettante opere pubbliche che vanno ad integrare quanto approvato lo scorso 8 settembre.
Anche in questo caso, l’orientamento dei due gruppi di opposizione non è stato univoco: Nensi Spatari, pur dichiarandosi favorevole a tutte le opere pubbliche che si realizzano nel territorio comunale, ha seguito lo stesso criterio della ratifica della delibera precedente «In quanto – ha spiegato – la sua approvazione è collegata al bilancio di previsione, per il quale esprimemmo voto contrario».
Bruno Romeo, invece, ha spiegato che «Anche noi votammo contro il piano triennale presentato a settembre che, all’epoca, non presentava alcuna novità rispetto al passato. Ora, invece, queste novità riguardano opere pubbliche fondamentali come, tra l’altro, il recupero di un palazzo storico, i lavori concernenti le scuole medie e l’acquedotto per le frazioni, e quindi votiamo a favore perché sono cose positive per il paese».
Prima della votazione, passata con il voto quasi unanime dell’assemblea (con la sola eccezione di Nensi Spatari), la capogruppo di “Per il cambiamento”, ha lamentato il fatto che «Sulla rivista “L’eco del Chiaro” siano state riportate in maniera strumentale e non aderente alla realtà alcune posizioni che il nostro gruppo prese a proposito dell’approvazione del bilancio di previsione e degli atti ad esso collegati e allora – ha proseguito Nensi Spatari – chiedo al vicesindaco Stefano Raschellà, che è l’editore de “L’Eco del Chiaro” di darci spiegazioni in merito, posto che se si continuerà a riportare in maniera non veritiera e strumentale le nostre posizioni saremo costretti in futuro, nostro malgrado, a tutelarci nelle sedi opportune».
Il vicesindaco Raschellà, dal canto suo, ha difeso il lavoro dei collaboratori della testata da lui editata e ha detto che «Le minacce di denunce e querele non ci appartengono perché siamo liberi di fare informazione e di riportare quanto rileviamo nelle sedute pubbliche».
Quindi, si è votato l’assestamento di bilancio, dovuto, tra l’altro, ad alcune variazioni dei trasferimenti erariali, all’impegno di 35.000 euro per i lavori nello spazio antistante la scuola e un contributo ottenuto dall’Ente Parco d’Aspromonte per la valorizzazione dei prodotti tipici.
Prima della discussione, il sindaco Longo ha lodato il senso di responsabilità del gruppo “Patto per Mammola” «che – ha detto il primo cittadino – pur avendo votato contro l’approvazione del bilancio di previsione, ha colto l’importanza degli atti portati oggi in Consiglio e ha evitato polemiche capziose».
L’assessore alle Politiche Sociali Lorena Ieraci, ha inteso chiarire il senso di alcune variazioni di bilancio che riguardano in maniera specifica il suo settore.
«C’è stata una variazione in aumento – ha spiegato – per la realizzazione di un micronido comunale a Mammola per il quale stiamo individuando il locale idoneo ad ospitarlo, prima di affidarne la gestione a una realtà associativa con un bando ad evidenza pubblica. Sono più di 60.000 euro di finanziamento che dovranno essere spesi entro il 2016 e quindi dobbiamo cogliere l’occasione, così come quella che riguarda i lavori accessori che seppur la normativa attuale presenti alcune incongruenze, con l’impegno di ulteriori 2.500 euro, ci permettono, quest’anno, di coinvolgere altri cinque lavoratori».
Su questo punto si è registrato il voto contrario di ambedue i gruppi di opposizione.
Sul finire della seduta, è stata votata all’unanimità la presa d’atto della nomina (avvenuta con la formula del sorteggio curato dalla Prefettura di Reggio Calabria) del nuovo revisore dei conti del Comune. Si tratta del professionista reggino Fortunato Malavenda.