(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Come da previsioni, è stata molto articolata (vari i contenuti affrontati), l’assise consiliare riunitasi questa mattina a Palazzo di Città.
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Una seduta che non poteva essere scevra dal riferimento alle ultime elezioni regionali, con la vittoria schiacciante del centrosinistra con neo governatore della Regione Calabria Mario Oliverio che ha ottenuto ben oltre il 60% delle preferenze.
Ricordiamo infatti che, uno dei candidati locridei scesi in campo a supporto di Oliverio, è stato il vicesindaco e assessore Raffaele Sainato con lista Autonomia e Diritti (insieme al medico Cautela), che a Locri ha ottenuto 805 voti su 2.136 in tutta la Provincia. Proprio la sua candidatura (nonchè la scelta di coalizzarsi con il centrosinistra), è stata oggetto di discussione all’inizio dei lavori del consiglio.
E si, perchè dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente e la comunicazione del sindaco Calabrese sulla nomina assessorile conferita l’8 ottobre scorso ad Anna Baldessarro (già consigliere di maggioranza), con delega alle Attività Produttive (incarico rimasto vacante dopo le dimissioni dell’inprenditore locrese Passafaro), è stato il capogruppo di minoranza Cavo ad intervenire e, nell’augurarle buon lavoro, ha premesso fin dalle prime battute come la competizione elettorale (appena conclusasi) abbia notevolmente influito su gli equilibri della politica, soprattutto in quella cittadina <<Un componente della maggioranza si è coalizzato con il centrosinistra e insieme al mio gruppo “Impegno e Trasparenza-Pd, ci chiedevamo se Sainato accetta di passare dalla nostra parte; sono pronto a mettere in gioco anche il mio ruolo di capogruppo. Mi chiedo se il sindaco non ritenga opportuno rivedere le deleghe assessorili>>.
A Cavo, ha poi fatto seguito l’ex assessore all’Ambiente Alfonso Passafaro (candidato anche quest’ultimo alle regionali, con la Casa della Libertà con Wanda Ferro presidente e che ha a Locri ha ottenuto 772 preferenze su un totale di 1.875 in tutta la Provincia) <<Mi auguro-ha detto- che la Baldessarro rimanga coerente di un gruppo che della coerenza fa una bandiera. Dal punto di vista umano, si distrugge quello che è stato costruito nel tempo con tanta dedizione. Credo che questo amore si stia sfaldando, cerchiamo di mantenere quello che serve alla nostra Città, di renderci utili, senza andare a vedere il pelo nell’uovo, senza polemiche. La Città ha bisogno di affetto e non di decisioni drastiche>>.
Sull’invito di Cavo a passare con il centrosinistra, Sainato ha rimarcato che <<Grazie al mio apporto, siamo il primo partito della Città, abbiamo alzato il numero delle preferenze del centrosinistra, mettendo a tacere il Pd. Non mi pare di aver visto il segretario cittadino sventolare la bandiera >>.
Da ciò, la controproposta del vicesindaco che ha esortato il gruppo di opposizione a <<Venire voi con noi e non io>>, così da poter rispondere insieme alle tante problematiche che attanagliano la cittadina, a partire dalla bocciatura della Corte dei Conti circa il piano di riequilibrio finanziario (per via di un dispositivo relativo un problema procedurale) presentato dall’Amministrazione che, comunque, provvederà a fare ricorso quanto prima presso le Sezioni Riunite della Corte dei Conti di Roma.
Sulle deleghe assesorili invece, Sainato ha affermato che <<E’ il sindaco che deve decidere se azzerrararle>>.
Tornando al tema dell’identità politica, a detta di Mammoliti se la politica non risponde alle linee guida il sistema fallisce, creando in Città una sorta di anarchia e rivolgendosi al gruppo di maggioranza ha ribadito che <<Voi siete stati eletti con il simbolo del centrodestra, è bizzarro che Sainato dica che il centrosinistra abbia avuto questo risultato grazie al suo contributo. Non ci può essere questo sdoppiamento politico, c’è stato uno smottamento di questa Giunta; sulla vicenda ospedale, ad esempio, non sappiamo se rivolgerci al centrodestra o al centrosinistra. Questa maggioranza si sta sfaldando. Dovete prendere atto che c’è una composizione di colore arlecchino. Chiediamo le dimissioni e l’azzeramento dell’esecutivo. Solo Alfonso Passafaro ha dimostrato di essere stato coerente. C’è qualcosa che non va della vostra tonalità poltica, questa esigenza di chiarezza va vissuta fino in fondo. Non possiamo presentarci alla Regione con colori diversi>>.
Non tarda ad arrivare la replica del sindaco Calabrese, constatando che all’ultima tornata elettorale, non abbia vinto nè il centrosinistra nè il centrodestra, basti pensare al forte astensionismo riscontrato che, ha notevolmente oscurato la vittoria proprio di Oliverio << Il dato emerso è imbarazzante, dobbiamo riflettere sul perchè i cittadini non credano più alla politica. Io non cambio bandiera, rimango di centrodestra. Continueremo a governare con massimo impegno come fatto fin ora. Risolvendo i problemi della Città, sarà possibile garantire gli appositi servizi. Da una scala da 1 a 10 siamo a uno, la coalizione che ha vinto le elezioni comunali l’anno scorso non si cambia, perciò non ritirerò deleghe. Mi è costato prendere le distanze dagli esponenti del centrodestra candidati alle regionali che, è il caso di dirlo, non hanno fatto nulla per sanità o trasporti, dimostrando di non avere nessun interesse per la Città. Ancora una volta la Locride non ha rappresentanti, e la colpa è da attribuire a un sistema sbagliato. Le conseguenze le pagheremo noi e i nostri figli. Risolviamo tutti insieme le criticità, lasciandoci alle spalle il passato. Abbiamo l’obbligo di costruire una Città diversa, moderna e le condizioni ci sono. Venga Oliverio che oggi è il presidente di tutti, a darci una mano>>.
Sulla richiesta avanzata da Passafaro al consiglio di chiedere espressamente ad Oliverio di nominare un assessore esterno, per non rischiare ulteriormente che il territorio continui a rimanere isolato, Calabrese ha chiosato che più che di un assessore esterno, sarebbe necessario un interesse verso le aree depresse <<Quando tempo fa siamo stati da Scopelliti denunciando le nostre difficoltà, si è limitato solo a fare spallucce. Sono stato morificato dalla mia parte politica. Deve essere Oliverio ad assumere un impegno per il territorio. Da oggi, non possiamo più conferire rifiuti all’impianto di Siderno perchè chiuso>>.
A relazionare sul terzo punto all’ordine del giorno ovvero la “ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di Bilancio per l’esercizio 2014”, è stato Sainato che prima, non ha esitato di sottolineare che << Per far capire che non sono legato alla poltrona, non ho nessun problema a dare a fine seduta al sindaco le mie dimissioni>>.
Fin qui Sainato che poi sebbene abbia relazionato su i correttivi applicati sul versante del bilancio, sul piano dei residui attivi e passivi (grazie anche alle normative applicate), intervenendo su i debiti fuori bilancio, riconoscendo pignoramenti pari a 800mila euro, rimettendo in sesto la parte corrente e puntando al contempo anche sulla riqualificazione del centro storico, il punto è passato coi soli voti della maggioranza. Stessa dinamica anche per il quarto punto, cioè l’“assestamento generale di Bilancio”, in cui Cavo ha espresso le proprie perplessità.
Mentre è Calabrese a concludere che, è con l’assestamento del bilancio che si chiude questa fase di bilancio targata 2014 <<Sull’aspetto finanziario abbiamo ottenuto risultati eccellenti grazie a Raffaele Sainato, le sue dimissioni sono totalmente respinte. Non consento a Cavo di dire che le problematiche sono state risolte da noi con disinvoltura, se volete collaborare fatelo seriamente. Non è possibile far pagare sempre i cittadini dei danni della Città. Questo è un sistema che deve cambiare e noi abbiamo iniziato; se c’è la vostra collaborazione bene, altrimenti andrà avanti questa divisione>>.
Speditamente si approva all’unanimità la rettifica della “delibera di C.C. n° 14 del 23 giugno 2014” concernente lo strumento della consulta giovanile (cui è intervenuta la capogruppo di maggioranza Domenica Bumbaca) per poi affrontare la mozione- problematica Sorical, insieme ad alcuni funzionari della società, presenti al civico consesso.
Una mozione cui prima firmataria è stata la consigliera di minoranza Gozzi che nell’esporla, ha spiegato come fosse stato messo in risalto il disagio dei cittadini delle contrade di Moschetta, Canneti e Merici a causa dell’erogazione dell’acqua non potabile, non consona non solo all’uso personale ma anche a quello domestico e di come il CTU incaricato ad analizzare le acque, avesse attestato la presenza di ossido di manganese superiori alla media consentita dalla legge.
Sono poi succeduti gli interventi del dottor Giuseppe Mirarchi (CTU nominato dal Tribunale), che ha parlato degli esami condotti grazie alla collaborazione del dipartimento di prevenzione dell’Università di Messina; e dell’ingegnere De Marco che nel sottolineare che la Sorical non sia in alcun modo responsabile del servizio idrico integrato ma al contrario è il Comune a gestirne la rete, ha illustrato una serie di procedimenti atti a risolvere la delicata problematica: tra questi, l’operazione di bonifica per ripulire le tubazioni.
Ciononostante la minoranza ritenendosi non soddisfatta dei chiarimenti tecnici, ha chiesto (e nello specifico Mammoliti) al sindaco, l’immediata individuazione di postazioni di irrigazione abusiva e la sospensione del pagamento del canone idrico ai cittadini delle contrade interessate. Ma non solo, visto la complessità del problema, è stato deciso che la citata mozione verrà nuovamente affrontata al prossimo consiglio comunale subito dopo le festività natalizie, coinvolgendo anche il Comitato Quartiere di Moschetta (assente oggi uno dei rappresentanti, per motivi di salute).
Infine, dopo una pausa di 15 minuti, i lavori sono poi ripresi con la trattazione degli ultimi punti previsti.
A breve seguirà il video con alcuni interventi