di Antonio Baldari
Regionali 2014, il senatore lancia una stoccata al neogovernatore: “Così deprime la rappresentanza sancita dal voto popolare” No ad un “ritorno di fiamma” con FI perché “Bisogna dare dei dati programmatici certi ai cittadini, poi non lamentiamoci se c’è questa disaffezione”
SIDERNO (RC) – Ci ha sempre sperato ed ora che ha raggiunto l’obiettivo imprescindibile dell’8 per cento il senatore Nico D’Ascola guarda avanti, alla decima legislatura che va ad iniziare e che vedrà “Alternativa Popolare”, il nuovo soggetto politico formato da Ncd ed Udc, quale protagonista all’opposizione della maggioranza costituita in Consiglio e guidata da Mario Oliverio, per una fase politica nuova e per certi versi decisiva per il futuro della Calabria.
{loadposition articolointerno, rounded}
Senatore D’Ascola, elezioni regionali stravinte dal Centrosinistra ma l’astensionismo ha fatto la voce grossa come non mai…
I cittadini hanno dato ampia prova di disaffezione verso la politica partendo dagli scandali e dalle vicende incomprensibili che si sono verificate a livello nazionale e che hanno riguardato un po’ tutti gli schieramenti, credo che sia stato sancito il fallimento del regionalismo, di un ente che era nato negli anni Settanta con l’intento di migliorare la democrazia ma che poi si è rivelato fonte di sprechi e bilanci deficitari
Quale potrebbe essere una soluzione a tale fenomeno?
Guardi, è l’intero sistema del regionalismo che vive in uno stato di profonda crisi, peraltro in un latente conflitto di attribuzione fra i poteri legislativi dello Stato e quelli conferiti alle Regioni, è inutile andare ad abolire il Senato, nel sistema del bicameralismo perfetto, quando poi si mantengono in vita venti parlamentini regionali, bisogna togliere la rivalutazione dello Stato centrale in atto e restituire la centralità al cittadino elettore che, in tempi di passione politica, arrivava al 94 per cento di affluenza alle urne in Emilia Romagna…
A tale proposito è sempre più insistente la voce di assessori distinti dai consiglieri su espressa indicazione del neo-governatore Oliverio…
E che senso ha nominare gli assessori esterni, per dirla con questa brutta parola, distinguendoli dai consiglieri? Tanto valeva candidarli facendo loro ricevere la legittimazione popolare! Ecco, vede, è questo che il cittadino non capisce, e che lo disturba e lo allontana dalla politica, il fattore rappresentanza che egli perde a vantaggio di una politica che si ostina a calare dall’alto le scelte che l’elettore non può governare in un processo di estraniazione che porta ai risultati che abbiamo visto
Se dovesse dare un suggerimento al governatore Oliverio quale sarebbe?
Non ho dubbi, il lavoro, dedicarsi al mondo del lavoro ed alla risoluzione dei problemi connessi al mondo del precariato non dico aumentando l’occupazione che sarebbe una sorta di astrazione della politica calabrese ma di certo diminuire la disoccupazione, questo sì
Che tipo di azione politica metterete in atto in Consiglio?
Certamente un’azione politica di opposizione forte alla maggioranza, non avendo fatto alcuna profferta politica ad Oliverio, tuttavia non praticheremo soluzioni preconcette rispetto al nostro agire politico, in maniera disinteressata e con l’onestà che spetta al controllore
Tutti, ma proprio tutti, gli uomini di Scopelliti sono stati “trombati”…
E cosa vuole che Le dica, gli errori in politica, così come nella vita, si pagano, io, fino a che siamo stati vicini gli ho dato dei buoni consigli ma poi, vede, il deficit intellettuale di taluni rappresentanti istituzionali è quello di non cedere alla transitorietà, per meglio dire il credere che siano degli immortali e che debbano superare la debacle e gli insuccessi tornando a fare ciò che facevano prima, no, non è così e non si può rimanere a vita, in politica, senza peraltro avere dei punti di riferimento
Si è detto di un possibile riavvicinamento tra Forza Italia e Nuovo Centrodestra all’indomani di un contatto tra Berlusconi e Alfano…
Berlusconi? Suvvia, siamo seri, se vogliono posso fare loro una donazione di libri ma non ci si può ritrovare in politica dopo una semplice telefonata, anche perché un conto sono i rapporti personali ed altro è la politica, per la quale bisogna dare dei segnali seri e dei programmi certi altrimenti non ci si può poi lamentare se la gente si allontana dalla politica, la cosa mi lascia indifferente anzi, posso dirLe che noi continuiamo per la nostra strada, con questa esperienza politica di Nuovo Centrodestra ed Unione di Centro che stiamo vivendo e che vivremo fino in fondo non solo in Calabria ma in tutta la nazione.