In ossequio a tale intesa tra la Cei ed il Governo italiano, è prevista una procedura concorsuale per la copertura di posti per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, che rappresenta un importante passaggio nel panorama scolastico attuale: nello specifico, l’accordo prevede la copertura del 30 per cento dei posti vacanti tramite concorso ordinario, come stabilito dall’articolo 1bis della legge n. 159 del 2019; il rimanente 70 per cento verrà assegnato attraverso una procedura straordinaria riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio.
di Antonio Baldari (foto fonte Orizzonte Scuola Notizie)
Scaduto alla mezzanotte di ieri il termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso per titoli ed esami, del personale docente della scuola secondaria di Primo e Secondo grado, su posto comune e di sostegno, ai sensi e per gli effetti del d.m. 205/2023, continuano ad arrivare altre, sostanziali, novità per quanto concerne il mondo della scuola e future assunzioni di personale, essendo giunta conferma ufficiale anche per il concorso docenti di religione cattolica a seguito dell’accordo che è stato siglato tra Matteo Zuppi, cardinale nonché presidente della Conferenza episcopale italiana, e Giuseppe Valditara, ministro titolare del dicastero dell’Istruzione e del Merito.
Ed invero, in ossequio a tale intesa tra la Cei ed il Governo italiano, è prevista una procedura concorsuale per la copertura di posti per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, che rappresenta un importante passaggio nel panorama scolastico attuale: nello specifico, l’accordo prevede la copertura del 30 per cento dei posti vacanti tramite concorso ordinario, come stabilito dall’articolo 1bis della legge n. 159 del 2019; il rimanente 70 per cento verrà assegnato attraverso una procedura straordinaria riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio, per un complessivo di circa 6500 posti.
Tale, sottoscritto, documento sostituisce quello del 14 dicembre 2020 basandosi sul rispetto dell’accordo di revisione del concordato lateranense del 1984, così come è stata onorata l’intesa del 2012 in merito alla quale i candidati dovranno possedere i titoli di qualificazione professionale elencati, come pure dovranno essere in possesso della certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento: al riguardo, si evidenzia come il predetto concorso si articolerà in prove scritte ed orali, volte alla valutazione circa la preparazione dei candidati relativamente alla normativa ed alle richieste competenze.
Esso si allinea altresì alle normative vigenti ed alle preesistenti intese, assicurando un inquadramento legale e storico rispetto ai quali segna un momento importantissimo per quanto concerne l’educazione religiosa nelle scuole, svolgendosi a vent’anni dalla prima ed unica procedura risalente all’ormai remoto 2004.