L’evento si svolgerà dal 18 al 25 gennaio, con una cerimonia inaugurale che avrà luogo giovedì prossimo, a partire dalle ore 16.00, presso il Santuario Mamma Nostra di Bivongi, e vedrà la partecipazione di Sua Eccellenza, monsignor Francesco Oliva, vescovo della diocesi di Locri-Gerace; padre Jiustin, egumeno al monastero ortodosso di San Giovanni Therystis in quel di Bivongi e, infine, di Pino Imperitura, pastore per la Chiesa evangelica della Riconciliazione.
di Antonio Baldari
BIVONGI – La vallata bizantina dello Stilaro ancora una volta “ombelico” prezioso per il dialogo e l’ecumenismo fra le religioni. Si apprende, infatti, che la Diocesi di Locri-Gerace, in collaborazione con l’Ufficio Pastorale diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, ha organizzato la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, un evento che mira a promuovere la fratellanza e l’unità tra le diverse confessioni cristiane.
L’evento si svolgerà dal 18 al 25 gennaio, con una cerimonia inaugurale che avrà luogo giovedì prossimo, 18 gennaio, a partire dalle ore 16.00, presso il Santuario Mamma Nostra di Bivongi, e vedrà la partecipazione di Sua Eccellenza, monsignor Francesco Oliva, vescovo della diocesi di Locri-Gerace; padre Jiustin, egumeno al monastero ortodosso di San Giovanni Therystis in quel di Bivongi e, infine, di Pino Imperitura, pastore per la Chiesa evangelica della Riconciliazione.
La Celebrazione ecumenica della parola di Dio sarà un momento di preghiera e riflessione aperto a tutti, indipendentemente dalla confessione religiosa, concepito per promuovere il rispetto reciproco, l’amore fraterno e la comprensione tra i fedeli di diverse tradizioni cristiane a partire dalla citazione del Vangelo di Luca per la quale “Amerai il Signore Tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso”, che offre una solida base per la riflessione e il dialogo interreligioso, sottolineando l’importanza dell’amore divino e fraterno come fondamenti per unire la comunità cristiana.
L’evento è particolarmente considerato dal Vaticano con papa Francesco che segue, come sempre, l’evolversi del processo di riavvicinamento tra i fratelli cristiani dopo secoli di lotte intestine e divisioni che ne hanno minato l’unità; al riguardo quanto accade nella vallata dello Stilaro è sul taccuino della Santa Sede attenta ad ogni gesto, sia pur minimo, di riconciliazione fra i popoli, elemento essenziale per dipanare l’intricata matassa anche e soprattutto delle varie guerre in atto nel mondo.