Sull’esempio di Elisabetta Gregoraci, come può comunque essere anche di altre mamme e pure di qualche papà, molte situazioni a quell’età, che è un’età assai delicata, potrebbero prendere una piega molto diversa con dei genitori molto più presenti, che in special modo conoscono tutto, ma proprio tutto, dei propri figli. Femmine o maschi che siano, perché a quell’età non fa differenza il sesso inteso come natura sessuale bensì il sesso come forma di conoscenza dell’altro. E nulla più.
di Antonio Baldari (foto fonte Ansa)
Per questo fine settimana che dovrebbe essere caratterizzato da pioggia, neve e gelo, ci ha favorevolmente colpito l’uscita di Elisabetta Gregoraci secondo cui la bellissima showgirl di Soverato ha un dialogo abbastanza buono e stretto con il figlio 14enne, Nathan Falco, il bambino avuto nella relazione con l’ormai ex marito Flavio Briatore: fin qui niente di anormale se non che, nell’intervista concessa al settimanale “Gente”, Elisabetta dice che “Con Nathan parliamo di tutto senza tabù, di scuola, di sport ma anche di sesso e di ragazze. Sinceramente è buffo: a volte dice che non capisco le dinamiche, che sono una vecchietta…”.
Beh, intanto, lasciaci dire, caro Nathan, che…ad avercene di mamme vecchiette così, come definisci la tua mamma! Battute a parte, fa riflettere molto quest’affermazione della Gregoraci soprattutto per ciò che inerisce il sesso posto che ancora oggi vi sono delle ampie sacche di “povertà intellettuale”, se così ci è concesso dire, in questa fascia d’età nello Stivale; è vero, molte cose sono cambiate, anche e soprattutto le generazioni di oggi che si appalesano molto più aperte e dialoganti fra i sessi ma non sul sesso, in parecchie realtà ancora argomento tabù. Molto tabù.
E questo lo si può evincere da diverse situazioni, una su tutte a scuola, in cui le ragazze ma anche e soprattutto i ragazzi confidano le proprie situazioni personali, con annesse e connesse problematiche sessuali, ai propri docenti e non nelle proprie case, parlando con la propria mamma – ma sarebbe bello e molto interessante anche con il proprio papà – come fa per l’appunto Elisabetta con Nathan, ma pure a quanto pare, stando sempre a ciò che asserisce la famosa showgirl, con il papà Flavio.
Come può essere evinto, tale discorso, dallo smodato e del tutto personalissimo uso dei social che ne fanno oggi le ragazze, tenendo all’oscuro i propri genitori ed andando sistematicamente ad abbandonarsi fra le braccia di uno sconosciuto, diventato “conosciuto” giustappunto su una delle note piattaforme internet, che nove volte su dieci va a finire con l’uso di violenze generalizzate, se non veri e propri stupri, di gruppo o meno, se non anche, in alcuni casi estremi, alla morte per quell’insensato senso del possesso che avvolge la stragrande maggioranza dei ragazzi di oggi, pensanti ad una ragazza molto più che ad un oggetto che non ad una persona da conoscere, apprezzare, considerare, in definitiva, con un solo verbo: amare.
Sull’esempio di Elisabetta Gregoraci, come può comunque essere anche di altre mamme e pure di qualche papà, molte situazioni a quell’età, che è un’età assai delicata, potrebbero prendere una piega molto diversa con dei genitori molto più presenti, che in special modo conoscono tutto, ma proprio tutto, dei propri figli. Femmine o maschi che siano, perché a quell’età non fa differenza il sesso inteso come natura sessuale bensì il sesso come forma di conoscenza dell’altro. E nulla più.