BIANCO – Dove eravamo rimasti in tema di depurazione? Ai quattro milioni e mezzo che il Cipe con il piano per il sud stanziò nell’aprile 2012 per l’agglomerato di Bianco (fu inserito per la Locride anche l’agglomerato di Siderno per 22 milioni di euro. I due agglomerati sono, infatti, inseriti nella lista nera dell’Ue in tema di depurazione e incorreranno in gravi sanzione qualora non riuscissero a eliminare le criticità dei sistemi depurativi).
Dopo mesi di discussione e incontri fra gli amministratori dei comuni interessati, dopo svariate riunioni con i rappresentanti regionali e dopo cambiamenti in corso d’opera, finalmente s’intravede qualcosa. Si è tenuta,infatti nel comune di Bianco, capofila in questo progetto, la prima seduta ufficiale per discutere e approvare lo studio di fattibilità che ha come oggetto il sistema fognario e depurativo dell’area Omogenea, costituita oltre che dai comuni del sistema consortile di Bianco (che interessa Bovalino, Benestare, Palazzi di Casignana e ovviamente Bianco), Africo, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Caraffa del Bianco, Casignana, Ferruzzano, Palizzi, Samo, Sant’Agata del Bianco e Staiti. L’incontro al quale si sono registrate alcune significative assenze, tra le quali il comune di Brancaleone, Caraffa, Sant’Agata, Staiti e Ferruzzano, l’autorità di Bacino regionale, l’Asp di Reggio Calabria, solo per citarne alcune, è stato voluto dall’amministrazione di Bianco al fine di discutere sul progetto di fattibilità elaborato attraverso i dati comuni dell’area Omogenea al fine di realizzare la progettazione preliminare, definitiva e d esecutiva e di stabilire gli interventi straordinari sul sistema fognario e depurativo. A essere stabilito durante la conferenza di servizi la procedura del project financing, questo in modo da risolvere anche le criticità legate alla gestione del sistema. Gli interventi inseriti nello studio di fattibilità interessano uno per uno i comuni facente parte dell’area omogenea, ciascuno secondo le criticità rilevate, anche se analizzando caso per caso, forse la somme stanziate non consentiranno un totale superamento delle problematiche rilevate. Nel caso di Benestare, comune già facente parte del sistema consortile con Bianco Capofila, gli interventi previsti che ammontano a 350 mila euro forse non basteranno a risolvere completamente le criticità presenti sul territorio, nonostante sia stato inserito il rifacimento di un tratto di collettore nel centro abitato e il potenziamento degli impianti di sollevamento all’interno del paese e la realizzazione di un impianto di depurazione a servizio della frazione di Scarparina ad oggi sprovvista di impianto di fognario-depurativo. Secondo una breve relazione fornita agli atti della seduta quasi l’intero impianto risulterebbe sottodimensionato. Da quanto si è potuto evincere, probabilmente, il finanziamento stanziato non risolverà totalmente le criticità presenti sul territorio, ma forse arginerà un problema che da anni coinvolge la maggior parte dei comuni della bassa Locride e non solo, un problema che comunque non verrà risolto, malgrado tutte le buone intenzioni, entro la prossima estate.
ADELINA B. SCORDA