DALLA PARLAMENTARE ROSANNA SCOPELLITI (NCD) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
ROMA- “Ancora arresti eccellenti in seguito all’indagine della Procura della Repubblica di Roma guidata dal dott. Pignatone.
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Stavolta ad emergere è un collegamento diretto tra le cooperative di Salvatore Buzzi e la cosca egemone della ‘ndrangheta calabrese dei Mancuso di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia. Gli ultimi arrestati, Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, sono accusati infatti di aver assicurato il collegamento tra alcune cooperative gestite dalla ‘cupola romana’ e la ‘ndrangheta. Impressionante leggere nell’ordinanza di arresto emessa dal GIP che Rotolo fosse contemporaneamente dipendente della cooperativa ’29 giugno’ di Buzzi e affiliato da oltre cinque anni alla cosca dei Mancuso, quindi un elemento di spicco della stessa. Secondo gli investigatori, dunque, Ruggiero e Rotolo avrebbero fornito uno ‘stabile contributo’ alle attività di ‘Mafia Capitale’ proprio avvalendosi dei rapporti privilegiati instaurati con ‘qualificati esponenti’ della ‘ndrangheta. Tutto ciò attraverso quello che viene definito ‘un rapporto sinallagmatico’ tra le due organizzazioni mafiose che, a fronte della protezione offerta in Calabria alle cooperative controllate da ‘Mafia Capitale’, ha consentito l’inserimento della cosca Mancuso, rappresentata da Giovanni Campenni’, nella gestione dell’appalto pubblico a Roma. Nemmeno il più pessimista degli osservatori avrebbe potuto pensare ad una situazione così incancrenita”.
E’ questo quanto ha dichiarato l’on, Rosanna Scopelliti, capogruppo NCD alla Commissione Difesa della Camera, componente della Commissione Parlamentare Antimafia e coordinatrice del Comitato beni confiscati della stessa.