Mossa alquanto azzeccata che gli ha probabilmente dato l’input necessario, per non dire determinante, verso il conseguimento della vittoria posto che la percentuale di voti al momento certificata è intorno al 60 per cento (i risultati definitivi saranno resi noti soltanto a fine marzo, ndr); una strategia molto in linea ed al passo con i tempi, che ha dato i frutti sperati ancorché egli sia piuttosto chiacchierato, mettiamola così, rispetto al suo passato.
di Antonio Baldari (foto fonte wikipedia)
È la terza democrazia più grande al mondo dall’alto dei suoi 200 milioni e passa di abitanti, che due giorni fa ha dato vita alla quinta elezione dei suoi rappresentanti istituzionali dalla fine della dittatura: si fa riferimento all’Indonesia, che ha celebrato questo importante evento per la sua storia moderna e contemporanea, che ha dato al contempo un segno assai evidente dei tempi che cambiano anche in campo politico.Ed in particolare nel modo di gestire la campagna elettorale, se è vero com’è vero che il ministro della Difesa, Prabowo Subianto, si è candidato allo scranno più alto di presidente dello Stato asiatico, autodefinendosi con l’aggettivo “gemoy”, coccoloso, con cui si è particolarmente rivolto ai giovani, altrimenti ribattezzati “Generazione Z”, andando a pescare a piene mani in Tik Tok ed anche nella cosiddetta Intelligenza Artificiale.
Che è stata una mossa alquanto azzeccata, che gli ha probabilmente dato l’input necessario, per non dire determinante, verso il conseguimento della vittoria posto che la percentuale di voti al momento certificata è intorno al 60 per cento (i risultati definitivi saranno resi noti soltanto a fine marzo, ndr); una strategia molto in linea ed al passo con i tempi, che ha dato i frutti sperati ancorché egli sia piuttosto chiacchierato, mettiamola così, rispetto al suo passato.In stretta aderenza con il defunto autocrate Suharto, che è stato fatto…risorgere grazie ad un video altrimenti appellato deepfake, in cui egli parla esortando gli elettori a votare i suoi candidati seguendo l’hashtag #prabowo; insomma, qualcosa che è chiaramente ai limiti della legalità, per non dire proprio di cattivo gusto ma, in definitiva, cosa non si fa pur di arrivare all’obiettivo?
E Subianto ce l’ha messa tutta, sfruttando le piattaforme social più in vista, a cominciare da Tik Tok che, com’è noto, spopola tra i giovani stante anche il fatto che l’età minima per votare, in Indonesia, è 17 anni; e poi ancora, già due mesi prima, a dicembre, sempre Subianto ha lanciato la sua piattaforma di intelligenza artificiale generativa personale, PrabowoGibran.ai, che gli ha permesso di diffondere la propria immagine, attraverso le app di corrente generazione, nella vasta quanto complessa giungla social.
A cui, ad ogni buon conto, non si sono sottratti i suoi competitors, a Sumatra e dintorni, a dimostrazione del fatto che il futuro, anche e soprattutto politico-elettorale, sta appartenendo sempre di più alle nuove tecnologie. Non più future ma presenti, molto presenti