Partita molto ostica per come, del resto, attesta il punteggio finale della gara con soli quattro games di differenza tra i due contendenti – 13 a 9 in favore di Sinner – a conferma della dura pellaccia che il “canguro” ha venduto caramente a colui che, in maniera indiscussa, è il tennista del momento. L’Italia celebra una nuova impresa di Jannick che sale fin lassù dove mai nessuno fino ad ora era arrivato, da quando, nel 1973, è stato introdotto il sistema di calcolo computerizzato, ad ogni buon conto consapevoli del fatto che bisogna ancora crescere e maturare ancora per rimanerci, ed il più a lungo possibile.
di Antonio Baldari
Jannick Sinner entra nella storia del tennis italiano e mondiale di sempre, essendo già nel tardo pomeriggio di oggi salito sul terzo gradino del podio iridato, avendo vinto il torneo di Rotterdam, nel circuito Atp 500, battendo in due set, con il punteggio di 7-5, 6-4, l’australiano Alex de Minaur; se il 22enne rosso di San Candido fosse uscito sconfitto dall’atto conclusivo in terra d’Olanda lo sarebbe stato ugualmente terzo al mondo ma dovendo aspettare ancora il prossimo lunedì 26 febbraio: evidentemente il “peccatore” bolzanino aveva fretta di siglare tale traguardo con una settimana d’anticipo.
Regalandosi, per questo, un’ulteriore “gemma” da annoverare nel suo già importante palmares, a dispetto della sua giovane età, ancorché non sia stato facile contro il numero 11 del ranking mondiale, quel De Minaur che è specialista delle superfici veloci avendo vinto, in singolare, ben sette titoli del circuito maggiore della racchetta, su quindici finali disputate, tra cui il recente Atp tour 500 di Acapulco lo scorso anno.
Per certi versi, che la partita sia stata molto ostica, lo attesta il punteggio finale della gara con soli quattro games di differenza tra i due contendenti – 13 a 9 in favore di Sinner – a conferma della dura pellaccia che il “canguro” ha venduto caramente a colui che, in maniera indiscussa, è il tennista del momento all’indomani dell’insalatiera d’argento vinta in terra di Spagna, ed esattamente a Malaga, nel novembre dello scorso anno, e poi circa un mese fa, proprio in Australia, e più precisamente a Melbourne, con il suo primo slam inanellato in carriera contro il russo Medvedev.
E quindi l’Italia celebra una nuova impresa di Jannick Sinner che sale fin lassù, sul terzo gradino del podio mondiale dove mai nessuno fino ad ora era arrivato, da quando, è bene evidenziarlo, nel 1973 è stato introdotto il sistema di calcolo computerizzato; ad ogni buon conto, per adesso ci si gode quest’altro successo, consapevoli del fatto che bisogna ancora crescere e maturare non solo per arrivare più su ma anche e soprattutto per rimanerci, ed il più a lungo possibile.