Una presenza, quella della delegazione calabrese degli agricoltori, che si farà valere in un giorno particolarmente importante posto che, in concomitanza con il Consiglio dei Ministri agricoli della Unione Europea, ci sarà la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie, e tutte le volte che sarà necessario si interverrà fino a quando non si sarà ottenuto risposte esaustive rispetto ai bisogni degli agricoltori italiani ed europei.
di Antonio Baldari
Lo avevano detto: “Se servirà arriveremo fino a Bruxelles”. E così sarà mantenendo la promessa lunedì prossimo, 26 febbraio, nel momento in cui una rappresentanza qualificata degli agricoltori calabresi giungerà fino alla capitale belga, dopo avere sino ad oggi presenziato ad una serie di incontri che sono serviti a discutere dei più importanti argomenti riguardanti il settore agricolo, scendendo nello specifico dalla crisi dei prezzi e fino all’aumento dei costi; dalla burocrazia all’indebitamento delle aziende, per arrivare, in ultimo, al problema della fauna selvatica, in particolare i cinghiali che, oltre a rovinare i raccolti, stanno distruggendo la biodiversità calabrese, fonte di reddito e di vita del nostro territorio.
Una presenza, quella della delegazione calabrese degli agricoltori, che si farà valere anche e soprattutto perché custode del 40 per cento del suolo, con una costante opera di manutenzione che assicura la produzione alimentare e la tutela dei cittadini dal dissesto idrogeologico; questo e molto altro diranno i portabandiera dell’agricoltura di Calabria, in un giorno particolarmente importante posto che, in concomitanza con il Consiglio dei Ministri agricoli della Unione Europea, ci sarà la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie, e tutte le volte che sarà necessario si interverrà fino a quando non si sarà ottenuto risposte esaustive rispetto ai bisogni degli agricoltori italiani ed europei.
Nello specifico, nel contesto più ampio delle proposte avanzate dalla Commissione in merito al pacchetto semplificazione per l’agricoltura che la Commissione Ue ha inviato alla presidenza belga dell’Unione europea, ci sono alcune indicazioni proposte ma non c’è completezza e certezza dei dettagli: ad ogni buon conto, tutto questo è positivo giacché, nella cosiddetta “stanza dei bottoni”, ci si è accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come ad esempio la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli. Ma tant’è!
Al momento ci sono solo dichiarazioni, con i tempi delle aziende che non coincidono con i tempi della burocrazia europea, occorrono delle risposte concrete ed interventi immediati perché il tempo degli annunci è finito da un pezzo, serve cambiare le regole che penalizzano l’agricoltura; gli agricoltori calabresi ci sono e si fanno sentire, come si auspica ciò sia anche per gli altri settori pubblici in cui la Regione Calabria difetta, in special modo i cittadini calabresi difettano non facendosi sentire volendo far rispettare i propri diritti.
Che è un brutto, atavico, difetto, che sarebbe ora di voler curare.