RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’iniziativa della “Riviera” per l’unione di Siderno – Locri è veramente lodevole. L’incontro, molto partecipato che si è tenutosi al “Kampus” di Siderno ha aperto, a mio modo di vedere, numerose prospettive sociali economiche culturali.
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Sicuramente, il tempo del convegno era veramente breve per poter far partecipare tanti al dibattito, quindi, credo che sia giusto che di questo argomento si debba parlare perché è interessa dell’intero territorio e può aprire nuovi scenari di interventi strutturali.
Al di la delle polemiche che purtroppo si aprono ad ogni iniziativa, il dato più importante che deve far riflettere è che le due città Siderno e Locri frenate da uno “storico” campanilismo si incontrano con un unico obiettivo: l’Unione. Per affrontare i servizi, indispensabile in una società civile e il bene comune per creare tutte quelle occasioni e tutte quelle opportunità, ripeto strutturali, per rendere la qualità della vita Locridea migliore.
L’Unione è anche un’occasione per combattere e interrompere il primato di sudditanza, abbandono e spoliazione che questo territorio detiene.
Che sia chiaro, l’”Unione” non è solo per Siderno e Locri ma per tutta la Locride perché più è coeso il territorio maggiore è la possibilità di contrattazione specie adesso che tra qualche giorno, dal 1 gennaio del 2015 per la precisione partirà la Città Metropolitana e si apriranno nuovi strumenti finanziari che bisogna ricercare e adottare con urgenza se si vuole intervenire in primis sull’occupazione e frenare i tanti giovani che vanno via da questo territorio “collassato”.
La Città Metropolitana, tanto per capirci, può diventare sicuramente, lo strumento di rilancio dei bisogni della comunità. E, diventare anche, un importante momento che permette di focalizzare i tanti aspetti che non conosciamo e che diventeranno occasioni uniche per l’intero sistema socio – economico e culturale. Ma, dobbiamo ragionare con uno spirito nuovo, di coesione, “calandoci” … nel senso di pensare da cittadini di area metropolitana ma salvaguardando l’origine e il territorio Locrideo di cui proveniamo ma tante volte sembriamo non riconoscere. Se ci sarà questa attenzione, allora, sicuramente qualcosa cambierà.
Ma mentre la città di Locri ha la struttura amministrativa per poter partire ed è lodevole l’iniziativa del sindaco Calabrese. Siderno, pur attraversando il difficile momento economico i tanti anni di commissariamento, il dissesto finanziario, adesso deve ripartire e riprendersi la propria vita… “Siderno c’è” solo per citare un recente striscione apparso in questi giorni e, in questa nuova fase, la città sidernese, si gioca il tutto per tutto e non potrà sbagliare in quanto dovrà costruire una classe politica importante ed ha poco tempo, se si considera che a primavera si potrà votare. Dovrà costruire una classe dirigente (sia di maggioranza che di minoranza che riesca a ragionare in prospettiva per il bene comune). Una classe dirigente di alto profilo, capace di interloquire con Istituzioni e Governance con autorevolezza.
Una classe politica nuova che non abbia nessun collegamento con il passato, in sostanza con la schiena dritta, piena di virtù, idee e grandi valori necessari per cambiare passo con fierezza impegno e riprendersi il primato di città perla dello Jonio.