di Gianluca Albanese
LOCRI – Dopo mesi di appelli e allarmi, di “lettere a Gesù Cristo“, numerose apparizioni sulle Tv nazionali, concertazioni coi sindacati e anche una seduta consiliare ad hoc, sembra essere cambiato poco per quanto attiene al difficile rapporto tra il sindaco di Locri Giovanni Calabrese e una parte dei dipendenti comunali, quelli accusati di assenteismo e inefficienza sul lavoro.
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Abbiamo incontrato il primo cittadino nel corso di una mattinata come tante a palazzo di Città, tra incontri serrati e le criticità di sempre. Calabrese cerca e trova in archivio alcune tra le tante lettere di lamentele dei cittadini che denunciano disservizi e le mostra a Lente Locale.
«Ne riceviamo ogni giorno – ha detto Calabrese al cronista – da parte di concittadini che hanno seguito l’iter previsto per la segnalazione dei guasti e dei disservizi e che non hanno avuto risposta dagli uffici competenti. Guasti comuni, come perdite di acqua, scarichi maleodoranti, danni al fondo stradale. Dopo qualche tempo scrivono a me, che leggo le lettere una a una – una di questa missive si conclude con l’augurio “Che Gesù Bambino porti per Natale la soluzione al problema già segnalato” – e le allego a delle formali comunicazioni di diffida che mando ai responsabili di settore affinché possano provvedere. E’ tutto documentato e scritto – continua Calabrese – così come ho scritto che per i danni derivanti dalle inefficienze e dalla mancata riparazione di certi guasti i responsabili di settore dovranno rispondere in solido con l’amministrazione».
Insomma, il mestiere di sindaco appare sempre più difficile al giorno d’oggi. Tra bocciature ministeriali del piano di rientro presentato – Calabrese ha già preannunciato il ricorso alle sezioni unite della Corte dei Conti – e una sensazione di impotenza e solitudine che sembra pervadere, in alcuni momenti, chi amministra.
«Di tutte le promesse ricevute dai Ministri Madia e Lanzetta – ha concluso Calabrese – non è rimasto nulla di concreto. Solo parole. Non ci aiuta nessuno. Noi stiamo facendo tutto con la forza dell’amore per questa città e ci dispiace che ci siano dei dipendenti che non condividano quest’amore per Locri non mostrando alcun spirito di servizio. Lo facciamo contenendo al massimo i costi e affrontando sacrifici sul piano personale. Sfido chiunque a fare meglio. Ma è assolutamente necessario – ha concluso – che tutti remino nella stessa direzione».