Tutti gli appassionati di Formula 1 sono in fermento per aver ricevuto la notizia di un cambiamento formidabile: a partire dal 2026, il Gran Premio di Spagna potrebbe tornare a Madrid, mettendo fine all’epoca del Circuito di Barcellona-Catalogna.
Il giornalista britannico di F1 Joe Saward, fonte autorevole nel mondo delle gare, ha divulgato notizie esclusive che lasciano intendere che i motori torneranno a rombare per le strade della vivacissima capitale spagnola.
Al momento, Madrid sta preparando il circuito del Jarama, in mezzo a tutto lo hype dei media. L’autodromo che ospiterà il Gran Premio di Spagna si troverà nei pressi del centro congressi IFEMA, in posizione strategica prossima all’aeroporto di Barajas. Questa mossa ambiziosa verrebbe realizzata con un accordo decennale che potrebbe porre fine al lungo periodo della F1 a Barcellona.
Perché Madrid?
Da sempre, la città di Madrid è una meta molto popolare nell’ambito del turismo internazionale, ma sembra attrarre sempre più visitatori ogni anno.
Un elemento chiave da prendere in considerazione per le nuove destinazioni di F1 è l’impressionante numero di turisti, che si è mantenuto bene nonostante le grosse sfide. Las Vegas, per esempio, continua a vantare cifre da capogiro nonostante l’ascesa dei casinò online, mentre Madrid è ancora seconda a Barcellona in base al numero di visitatori.
Madrid offre anche delle novità. A differenza del circuito di Barcellona-Catalogna, noto per la sua tradizione ma carente di momenti da cardiopalma costanti, il circuito di Madrid promette di essere una pista semi-permanente. Saward lo compara, come schema, a Montreal e Melbourne, piuttosto che ai formati più vecchio stile che tendenzialmente troviamo nelle piste usate da tempo.
A partire dal 2021, location illustri come Arabia Saudita, Miami sono state allegate al calendario F1, aggiungendo un tocco di modernità a questo sport. Circuiti tradizionali come Spa e Monza sono minacciati e Barcellona potrebbe presto cominciare a far loro compagnia.
Il contrattacco di Barcellona
Detto questo, non è ancora il momento di tirare il circuito di Barcellona fuori dai giochi.
In una recente intervista, alcuni piloti di Formula 1 hanno espresso una chiara preferenza per Barcellona, che ospita le gare dal 1991. Nonostante l’idea affascinante di un circuito cittadino a Madrid e gli sforzi profusi dal governo locale nel corteggiare la F1, piloti del calibro di Carlos Sainz, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas parteggiano per il Circuito di Barcellona-Catalogna.
Sainz, che supporta il Gran Premio di Spagna a prescindere dalla location, crede che Barcellona sia in una posizione più favorevole per l’entità dell’evento da ospitare. Hamilton ha invece sottolineato l’importanza di preservare circuiti tradizionali come quello di Barcellona in nome del patrimonio culturale della Formula 1. Bottas, aperto all’idea di nuovi autodromi, ha a cuore la gioia che solo i circuiti tradizionali possono garantire.
Oltre alla guida in sé, ci sono anche motivi sentimentali. Molti tifosi continuano a caldeggiare per il Gran Premio di Spagna a Barcellona per via del successo di piloti spagnoli come Sainz e Fernando Alonso.
Carlos Sainz. comunque, ha menzionato un’altra possibilità: due Gran Premi in Spagna.
Il futuro della F1 in Spagna
In definitiva, potremmo arrivare a vedere due eventi di Formula 1 in Spagna? Le probabilità che ciò accada sono molto scarse. Nonostante il grande passato di gare del Paese, le considerazioni relative a logistica e pianificazione finirebbero probabilmente con l’escludere questa possibilità.
Il calendario globale di Formula 1 richiede molta considerazione e due eventi nella penisola iberica creerebbero troppo scompiglio sia tra chi lo sport lo fa che tra i tifosi.
La decisione sarà presa tra la capitale e Barcellona ed è più probabile che quest’ultima continuerà ad avere l’onore. Ma è anche vero che potrebbe ancora verificarsi una transizione e non sarebbe la prima volta che Madrid abbracci i motori roboanti della Formula 1. L’ultima volta del circuito del Jarama è stata nel 1981.
Questo sport sta inoltre abbracciando nuovi orizzonti, nel tentativo di agganciare i fan con uno scenario fatto di paesaggi urbani iconici e l’adrenalina data da una competizione ad alta velocità data da tracciati ultra-moderni.
Il circuito di Madrid promette di essere ben più di una semplice pista: intende diventare un punto nevralgico sia per l’adrenalina che per la cultura. L’unione di una tecnologia all’avanguardia e di strade storiche crea uno spettacolo unico, certamente allettante per gli organizzatori.
Insomma, presto i tifosi della F1 spagnola potrebbero ricevere la più importante notizia riguardante le gare degli ultimi decenni.